«Un milione di migranti in arrivo dalla Libia»

L'allarme del direttore esecutivo dell'agenzia Frontex intervistato dall'Ansa: «L'Is? Dobbiamo essere coscienti dei rischi». Il ministro Gentiloni: «Non servono allarmismi»
Alcuni profughi di origine Subsahariana soccorsi dall'equipaggio della Fregata Euro a bordo di un'imbarcazione durante l'operazione Mare Nostrum nel Mar Mediterraneo Meridionale 31 Agosto 2014. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Alcuni profughi di origine Subsahariana soccorsi dall'equipaggio della Fregata Euro a bordo di un'imbarcazione durante l'operazione Mare Nostrum nel Mar Mediterraneo Meridionale 31 Agosto 2014. ANSA/GIUSEPPE LAMI
«Nel 2015 dobbiamo essere preparati ad affrontare una situazione più difficile dello scorso anno», così il direttore esecutivo di Frontex Fabrice Leggeri in un'intervista all'agenzia Ansa. «A seconda delle fonti - spiega - ci viene segnalato che ci sono tra i 500mila ed un milione di migranti pronti a partire dalla Libia». 
Il sospetto e che ci sia l'Is dietro il traffico dei migranti in Libia: «Dobbiamo essere coscienti dei rischi. Ad ora non ho prove per dire che hanno la situazione dell'immigrazione illegale sotto controllo. Ma dobbiamo stare attenti», ha dichiarato ancora Leggeri aggiungendo che «abbiamo prove che i migranti sono stati forzati a salire sulle imbarcazioni con le armi - dice -. Non ho niente per dire se fossero terroristi. C'è preoccupazione tra gli Stati. Perché se questo non accade ora potrebbe accadere in futuro». 
 
Gentiloni: «Non servono allarmismi». «Certamente c'è un incremento di immigrazione ma non mi metterei a dare particolari numeri. Bisogna lavorare sui numeri dell'impegno comune anche economico per fronteggiare questa situazione», aggiunge Gentiloni rispondendo ai giornalisti a margine del Consiglio esteri informale di Riga. «Io francamente, più che occuparmi di scenari più o meno allarmanti - osserva il ministro - sto cercando la collaborazione dell'Unione europea per tenere il più possibile sotto controllo questo fenomeno. L'immigrazione ci sarà sempre ma possiamo dare un contributo per renderla più regolare e più compatibile con le condizioni di accoglienza e di umanità che sono necessarie».
 
Gentiloni poi «ringrazia» la Commissione europea per «la prima risposta di emergenza già data due settimane fa» e, ricordando la nuova lettera inviata assieme ad Alfano, sottolinea che nel quadro della strategia europea sulle migrazioni che Bruxelles presenterà a maggio «uno degli aspetti deve essere il rafforzamento della missione Triton e di conseguenza dell'agenzia Frontex». Sul punto si dice «abbastanza fiducioso» che la Ue «darà a Frontex ulteriori mezzi economici e che questo consenta il dispiegamento di altri mezzi aeronavali di altri paesi, la cui presenza dipende dalla disponibilità finanziaria dell'agenzia». «Sono abbastanza convinto che l'Europa si farà carico in modo maggiore rispetto ai mesi scorsi di questa emergenza», conclude, sottolineando che «un intervento dell'intera Ue sui paesi vicini alla Libia, sul monitoraggio ed il salvataggio in mare può non solo tenere sotto controllo ma ridurre questo fenomeno».

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