Un nuovo decesso in Fvg, le persone positive sono ancora 897. Fedriga: "Riapriranno anche barbieri ed estetiste, valutiamo spostamenti tra regioni"

Medical staff of S. Martino hospital infectious disease department, with protective equipment on the isolation room. Genova, 30 Gennaio 2020. ANSA/LUCA ZENNARO
Medical staff of S. Martino hospital infectious disease department, with protective equipment on the isolation room. Genova, 30 Gennaio 2020. ANSA/LUCA ZENNARO

CORONAVIRUS IN FRIULI, I DATI

Aggiornamento ore 18.20. Riccardi: Il Fvg miglior regione Nord per incidenza virus. "La nostra è la Regione con la situazione migliore del Nord Italia, anche grazie all'importante azione di screening, le cui curve dimostrano che gli andamenti dell'esecuzione dei tamponi nelle case di riposo è analogo a quello sul resto della popolazione. Per quanto riguarda il rapporto standardizzato di incidenza del virus, il Friuli Venezia Giulia si attesta allo 0,41 rispetto al parametro di riferimento della media Italia (1), ovvero ben al di sotto di essa e delle altre regioni del Nord".

Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, analizzando l'andamento dell'epidemia durante il confronto di oggi in videoconferenza con i rappresentanti sindacali di pensionati.

"Per quanto riguarda le strutture per anziani, quelle di grandi dimensioni che sono state capaci di mettere in atto modelli organizzativi adeguati all'emergenza, sono riuscite a contenere la diffusione del virus, mentre sarà necessario una riflessione complessiva sulle altre dimensioni. Il dato aggiornato al 5 maggio evidenzia 676 contagiati nelle case di riposo, dei quali circa il 25% risulta già guarito, mentre i decessi sono 151 con un'età media di 87 anni. Di questi, 103 sono avvenuti nelle case riposo e 48 in ospedale. A Trieste sono decedute 78 persone, a Udine 53 e 20 a Pordenone; questi dati evidenziano come il territorio con il rapporto tra contagi e decessi più alto sia quello pordenonese (28,2%), seguito da Udine (26,6%), mentre Trieste ha il 19,5%".

Aggiornamento ore 17.20. I dati della giornata. Le persone attualmente positive al coronavirus in Friuli Venezia Giulia (la somma di quelle ricoverate e in via prudenziale di quelle clinicamente guarite e in isolamento domiciliare) sono 879, mentre i totalmente guariti sono 1.956, 35 in più rispetto a ieri, e i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negative al tampone) sono 78. Oggi si registra un solo decesso, quindi il numero complessivo di morti da Covid-19 sale a 313.

Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova.

Per quanto riguarda i pazienti affetti da Coronavirus deceduti, i dati su base territoriale sono i seguenti: Trieste 170 casi; seguono Udine 73; Pordenone 66 e Gorizia 4. Relativamente alle persone risultate positive al virus dall'inizio dell'epidemia, l'area triestina ha registrato 1.328 infettati; Udine 970, Pordenone 654 e Gorizia 196.

Sono 2 i pazienti che si trovano in terapia intensiva, mentre i ricoverati in altri reparti risultano essere 96 e le persone in isolamento domiciliare sono 703.

Aggiornamento delle 16.30. Udine "chiude" il centro: tavolini di bar e ristoranti in strada. A partire da mercoledì 13 maggio parte del centro cittadino di Udine verrà chiuso al passaggio dei veicoli al fine di consentire a bar, ristoranti e pubblici esercizi di utilizzare gli spazi esterni per lo svolgimento della propria attività nel rispetto delle misure di sicurezza imposte a livello ministeriale nell’ambito della gestione dell’epidemia da coronavirus. Qui la notizia.

Aggiornamento delle 15.50. Tribunali "blindati" per le misure anti-covid. Termoscanner elettronico all’ingresso, segnaletica orizzontale sui pavimenti e verticale per indicare le distanze di sicurezza e i percorsi da seguire, divisori in policarbonato installati negli uffici a contatto con il pubblico.

Sono le nuove misure anticontagio introdotte dal presidente del tribunale di Pordenone, Lanfranco Maria Tenaglia, per garantire lo svolgimento in sicurezza dell’attività nel palazzo di giustizia, dove martedì 12 maggio sono ripresi i processi.

Misure analoghe sono state assunte anche al palazzo di giustizia di Udine, come si può notare dalla foto.

Aggiornamento delle 15.15. Via alla riapertura di bar e negozi: il protocollo dell'Inail. Nel braccio di ferro tra governo e Regioni l'hanno spuntata queste ultime. Il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiiano Fedriga, è stato in questi giorni uno dei più determinati a chiedere la deregulation federalista, che Roma ha accordato. Significa che da lunedì 18 maggio potranno riaprire i negozi al dettaglio ancora chiusi, i bar e i ristoranti, ma - su questo sta lavorando la Regione - pure parrucchieri ed estetisti.

Riapriranno le rivendite di abbigliamento, che in queste settimane di lockdown hanno sofferto la concorrenza delle piattaforme online: avevano già rialzato le saracinesche quelle dedicate ai capi di abbigliamento per bambini. Il via libera riguarderà anche gli altri esercizi al dettaglio ancora chiusi, come gioiellerie, negozi di giocattoli e altre rivendite di settore.

PER APPROFONDIRE:


Aggiornamento delle 14.25. Lunedì 11 maggio 1.889 persone controllate, 25 i sanzionati. Sono 1.899 le persone controllate ieri lunedì 11 marzo dalle forze dell'ordine in Friuli Venezia Giulia nell'ambito degli accertamenti per il rispetto delle misure di contenimento del coronavirus. Di queste, 25 sono state sanzionate per inosservanza.

È quanto emerge dai dati diffusi dalla Prefettura di Trieste. Durante le verifiche, una persona è stata denunciata per avere violato la quarantena ed essersi allontanata dalla propria abitazione pur essendo risultata positiva al coronavirus; una persona è stata denunciata per falsa attestazione, mentre altre 21 sono state denunciate per altri reati. Sempre ieri, le forze dell'ordine hanno controllato 973 esercizi commerciali.


Aggiornamento delle 14.15. Fedriga: "Oggi invierò indicazioni al governo sulle riaperture".  «Oggi pomeriggio manderò una lettera al Governo - ha confermato Fedriga a margine dei lavori d'Aula - comunicando le intenzioni della Regione Fvg sulle riaperture dal 18 maggio», che avverranno secondo le linee guida dell'Inail. «Oltre al commercio al dettaglio», ha ribadito Fedriga, da lunedì «apriamo tutte le attività di cura della persona, ristoranti e bar.

Dopodiché la mia proposta comprenderà anche la riapertura di palestre e piscine, nella sicurezza. Su questo ci sarà un confronto con il Governo». Le aperture potranno riguardare anche gli stabilimenti balneari: «Se noi abbiamo linee guida che ci permettono di andare in sicurezza, perché limitare alcune attività economiche?», ha osservato.

Per quanto riguarda poi gli spostamenti tra regioni diverse,  Fedriga ha annunciato che la Regione è «al lavoro già da un paio di giorni con il governatore del Veneto, Luca Zaia, per valutare la possibilità di muoversi tra province limitrofe. Già oggi – ha spiegato - forse riusciremo ad avere una soluzione su questo con un accordo».

Infine, sulla questione gli spostamenti tra Paesi limitrofi, secondo Fedriga «una volta che riaprono le attività si possono riaprire i confini. Ci confronteremo su questo con il Governo - ha concluso - che a sua volta attraverso la diplomazia dovrà avere un  dialogo con Austria e Slovenia».

La conferenza Stato-Regioni accoglie le richieste del Fvg: il 18 maggio riaprono bar, ristoranti e parrucchieri
Udine 09 maggio 2020 Emergenza Coronavirus Covid 19. Gente in centro fase 2. ©Foto Petrussi


Aggiornamento delle 14.10. Mascherine, solo una su tre supera i test di Arpa e Università. Solo un numero limitato di campioni di mascherine sottoposte alle verifiche risulta possedere i requisiti necessari "per perseguire un percorso di validazione e conseguente certificazione come materiale chirurgico certificato". Lo rilevano l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) e l’Università di Udine, che nei giorni scorsi hanno concluso il servizio straordinario di verifica funzionale dei materiali destinati alla produzione di mascherine chirurgiche e ad uso della popolazione. Qui la notizia.

Aggiornamento delle 13.30. Riccardi: professioni sanitarie coinvolte nella fase 2. "Sono certo che le competenze delle professioni sanitarie continueranno ad essere preziose all'interno dei gruppi che lavoreranno alla gestione della prossima fase dell'emergenza.

In particolare su alcuni temi strategici, tra i quali: gli ospedali, le forniture dei dispositivi di protezione e dei reagenti per i tamponi, oltre all'integrazione dei servizi territoriali, che è l'ambito in cui si svilupperà principalmente la risposta sanitaria a un eventuale ritorno del contagio".

Lo ha detto a Palmanova il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel corso dell'incontro in videoconferenza con i rappresentanti regionali degli ordini professionali di ostetriche, assistenti sociali, infermieri e tecnici sanitari.

Come ha spiegato lo stesso Riccardi, a breve sarà istituita la costituzione dei gruppi, all'interno dei quali verrà individuato un coordinatore.

"Bisogna considerare - ha rimarcato Riccardi - che proprio sul reperire i dispositivi di protezione,si sono registrate le più significative criticità, seppur in un quadro generale che ha visto il Friuli Venezia Giulia essere una delle regioni, dati alla mano, che ha saputo contrastare meglio l'emergenza".

Per quel che riguarda la scelta della nave per garantire l'adeguatezza delle cure agli anziani ospiti delle case di riposo triestine positivi al virus e prevenire una possibile diffusione del contagio nelle strutture che non possono garantire una separazione degli spazi, Riccardi ha ribadito che si tratta di una decisione di carattere prettamente tecnico, elaboratata da chi ha una responsabilità di carattere sanitario.

Aggiornamento delle 12.15. Il Far east film festival diventa un evento cinematografico online. Face to face, Heart to Heart. È il titolo di una famosa hit degli anni Ottanta, certo, e “chi c’era” non potrà fare a meno di leggerlo canticchiando, ma adesso è il claim del Far east film festival 22.

Anzi: più che il claim, è proprio la sintesi perfetta della nuova edizione. Un’edizione che non accetta di arrendersi e che si svolgerà online.

Faccia a faccia, attraverso il vetro sottile dei display, cuore a cuore, perché la community del festival udinese è letteralmente una grande famiglia. Se le date rimangono quelle annunciate dopo il posticipo di febbraio, cioè dal 26 giugno al 4 luglio, la struttura del Feff 22 verrà ovviamente rimodulata.

Attenzione, però: non stiamo solo parlando di un trasferimento, con i film in concorso da guardare on demand, stiamo parlando di una autentica trasformazione, con tutti i contenuti adattati – per quanto possibile – alla grammatica e alle dinamiche dello streaming.

La base operativa sarà MYmovies, che il pubblico ha già frequentato in massa come sala virtuale durante questi mesi di emergenza sanitaria, e il web (come detto) non sarà esclusivamente un serbatoio di titoli: sarà il punto d’incontro del popolo fareastiano, chiamato a incoronare i vincitori degli Audience Awards e chiamato attivamente a condividere, oltre alle visioni, anche i video-saluti degli attori e dei registi e i talk di approfondimento con i grandi nomi del cinema asiatico.

Aggiornamento delle 11.30. Fedriga: unità in difesa dell'autonomia del Fvg. "Faccio il mio appello a tutte le forze politiche, a tutti i livelli, di fare fronte comune. In questo momento di crisi eccezionale dobbiamo essere uniti e solidali nella difesa dell'interesse collettivo del Fvg".

Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in apertura della seduta del Consiglio regionale. "Solo in questo modo possiamo garantire i diritti sanciti dalla Costituzione, difendendo l'autonomia e le prerogative del nostro territorio e della nostra comunità.

Per questo - ha aggiunto Fedriga - dobbiamo, tutti insieme, chiedere un nuovo patto al Governo che possa garantire alla Regione le risorse, drasticamente ridotte a causa dell'emergenza coronavirus, necessarie all'erogazione di servizi essenziali ai cittadini".

Aggiornamento delle 11.10. In Regione mancate entrate per 700 milioni. A causa dell’emergenza coronavirus, «secondo le stime effettuate dalla Ragioneria generale del Friuli Venezia Giulia, si rischiano, già per l’anno 2020, mancate entrate fino a 700 milioni di euro».

Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, nel suo intervento in apertura del Consiglio regionale di questa mattina, martedì 12 maggio, a Trieste. «Su un bilancio di circa 5,5 miliardi di euro», ha sottolineato Fedriga, «significa di fatto non permettere più che i servizi ordinari che la Regione eroga ai propri cittadini possano essere assicurati».

Aggiornamento delle 11.05. Confcommercio: sì alle riaperture, ma le attività sono al 50 per cento. «Abbiamo sempre sostenuto l’urgenza di aperture anticipate rispetto all’agenda della Fase 2 disegnata dal governo Conte. Ma non possiamo non rimarcare il fatto che per troppe imprese due mesi di ’lockdown’ sono stati devastanti. Senza dimenticare il preoccupante quadro che si prospetta sulle regole da seguire: per più di qualcuno difficoltà insormontabili».

Giovanni Da Pozzo, presidente regionale di Confcommercio, con i colleghi di Gorizia Gianluca Madriz, di Pordenone Alberto Marchiori, di Trieste Antonio Paoletti, commenta «favorevolmente l’annuncio del governatore Massimiliano Fedriga della linea vincente della Regione in merito alle riaperture, lunedì 18 maggio» non solo nei negozi, ma anche dei servizi di bar e ristorazione.

Il presidente della Regione ha accolto la nostra richiesta di fare pressing a Roma ed è riuscito a portare a casa una buona mediazione - dichiarano -. «Ciò non toglie che la situazione del terziario, come abbiamo visto anche nella recente indagine congiunturale dell’Osservatorio Confcommercio Fvg, resta drammatica».

Aggiornamento delle 11. Ai tempi del coronavirus il postino diventa un amico. Caro all’immaginario collettivo prima del coronavirus, il postino lo sarà ancor più dopo, grazie al contributo dato sì in termini di servizio, ma soprattutto di umanità. Lo scampanellio alla porta, anticipato dal rumore del motorino, promessa di una comunicazione cartacea in arrivo, si sono trasformati per molti in un momento tra i più attesi della giornata.

Non tanto per il “pacco” in arrivo quanto per quelle due parole scambiate da una parte all’altra del cancello di casa, divenute all’improvviso merce rara, tanto rara che qualcuno s’è preso la briga d’inseguire il postino per strada pur di vedersele concedere. Qui l'articolo.

Aggiornamento delle 10.30. Il 18 riaprono bar, negozi e ristoranti. Scalpitano per ripartire i quasi 4 mila ristoratori e gestori di bar del Friuli Venezia Giulia. D’altronde, al di là dell’artificiale ripresa legata al take away, i locali sono chiusi da due mesi esatti: è dell’11 marzo infatti il dpcm che imponeva la serrata degli esercizi pubblici per tentare di arginare la diffusione del coronavirus.

L’agognata riapertura ora appare lì, a portata di agenda: in Friuli Venezia Giulia le serrande potranno rialzarsi a partire da lunedì. Una tappa che sarà costellata di prescrizioni e nuove regole, molte delle quali ancora in corso di definizione: il passo in avanti rispetto ai pissi-pissi e alle indiscrezioni delle ultime settimane è rappresentato dal “documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione”, firmato da un pool di esperti messo in campo da Inail e Istituto superiore di sanità.

PER SAPERNE DI PIU':

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