Un reggente all’Isis D’Aronco L’incarico a Marco Tommasi

Piero Cargnelutti

/ GEMONA

L’Isis D’Aronco torna in reggenza che per il nuovo anno scolastico sarà a carico di Marco Tommasi, già dirigente del vicino Isis Magrini-Marchetti. Il precedente reggente dell’istituto professionale Isis D’Aronco di via Battiferro, Pierluigi Fiorentini, è stato destinato allo Zanon di Udine e la scuola gemonese è rimasta priva di preside: nelle recenti nomine di dirigenti scolastici in regione molti hanno scelto destinazioni più legate ai centri dei capoluoghi delle ex province, e alcune scuole periferiche sono rimaste prive di presidi come è il caso del D’Aronco che negli ultimi anni ha affrontato alcuni cambi, poiché Pierluigi Fiorentini ha diretto la scuola per alcuni anni dopo Umberto Ranauro, che allo stesso modo era stato preside per pochi anni e in seguito si era spostato a Udine. Marco Tommasi ha preso in carico l’Isis D’Aronco dai primi di settembre: «Mi sono messo a disposizione – spiega il dirigente – sapendo che sarà molto impegnativo ma potrò contare sui miei vicari all’Isis Magrini-Marchetti mentre al D’Aronco faremo in questa settimana la nomina del mio vice dopo che il precedente Nereo Gerussi è andato in quiescenza dopo molti anni di servizio nell’istituto».

Marco Tommasi conosce bene il D’Aronco dove in passato è stato insegnante: sarà il dirigente di un polo scolastico con oltre 1.300 studenti, tra i 790 del Magrini-Marchetti e i 550 del D’Aronco con ben 250 dipendenti tra docenti, amministrativi, operatori e collaboratori delle due scuole. Sul fronte della gestione dell’emergenza Covid «è stato attivato un programma – spiega Marco Tommasi – che permette al dirigente di controllare la presenza di persone con il pass: nel caso degli insegnanti non vi è stato alcun problema e neppure con i genitori se non qualche caso di persone che erano in attesa di ricevere il certificato dopo una recente vaccinazione». Sia l’Isis D’Aronco che il Magrini-Marchetti accolgono studenti dall’area montana e collinare e l’anno scorso avevano adottato la didattica a distanza durante le chiusure, alternata nei mesi di maggiore apertura, dando priorità agli studenti portatori di disabilità che necessitavano una maggior presenza a scuola e anche all’utilizzo dei laboratori per i gruppi di lavoro. Le due strutture scolastiche contano su locali ampi in cui le direzioni degli istituti hanno potuto organizzare le classi mantenendo le distanze di sicurezza.

Nessun intoppo anche per il trasporto scolastico. —

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