Un summit per salvare "i Mercoledì dei Sarpi" VOTA - FOTO 1 - FOTO 2 - FOTO 3 - FOTO 4 - FOTO 5 - IL REPORTAGE
UDINE. Dopo le polemiche, il chiarimento. Il sindaco Furio Honsell, insieme all’assessore al commercio e al turismo Alessandro Venanzi, ha ricevuto a palazzo D’Aronco Rudi Carrara, organizzatore dell’evento “I Mercoledì dei Sarpi”.
«L’obiettivo della riunione - spiega Venanzi - era quello di fare il punto della situazione. C’è un provvedimento preventivo con il quale l’autorità giudiziaria ha disposto il sequestro degli impianti audio e dei palchi esterni a seguito dello sforamento del limite di rumore pari a 80 decibel. Ma è anche vero che il Comune non ha ritirato le autorizzazioni e le deroghe.
Insomma, non è che ora siamo chiamati a schierarci pro o contro questa manifestazione, visto che già mesi fa il Comune l’ha inserita in UdineEstate e ha concesso il suo patrocinio. Ora si tratta invece - aggiunge l’assessore - di capire con l’aiuto di tecnici ed esperti se sia possibile trovare una soluzione in grado di salvaguardare i legittimi interessi di tutti, residenti, cittadini ed esercenti».
A tale scopo lunedì ci sarà un nuovo summit in Comune al quale prenderanno parte anche i responsabili del settore Edilizia privata. «Vogliamo verificare a quali condizioni si può andare avanti» precisa ancora Venanzi.
«Noi non ci arrendiamo - sottolinea da parte sua Rudi Carrara - e, dopo aver raccolto ancora una volta la solidarietà del Comune, vogliamo impegnarci per lavorare nel rispetto delle regole. Ecco perché abbiamo interpellato un fonico per vedere come riuscire a contenere i rumori. Tuttavia, non posso evitare di sottolineare che il limite di 80 decibel previsto dalla legge non è sufficiente a garantire le condizioni per eventi di questo genere se si pensa che il solo rumore di sottofondo in una serata senza eventi raggiunge già valori di 60-65 decibel. Infine, ribadisco che sarebbe bello collaborare. Perché non ci hanno detto che il volume era troppo alto la sera dei controlli? Avremmo abbassato immediatamente».
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