Un viaggio lungo un anno Odissea di 9 giovani afgani

La Polstrada di Amaro li ha trovati sull’A23 in comune di Chiusaforte. Otto sono minorenni: dal loro paese alla Russia e ritorno fino in Grecia, poi qui in Friuli

CHIUSAFORTE. Un anno per arrivare in Italia, attraverso un viaggio incredibile anche fino in Russia.

È il tempo impiegato da un gruppo di nove cittadini afgani (tutti maschi e di cui soltanto uno maggiorenne) che domenica mattina qualche Tir ha scaricato lungo l’autostrada A23, a Cadramazzo.

Una pattuglia della Polstrada di Amaro li ha fermati mentre a piedi si trovavano sulla corsia che porta verso l’Austria. Anche se la loro meta doveva essere Roma.

A dar valore al loro viaggio della speranza sono soltanto le dichiarazioni di uno di questo ragazzi che parla qualche parola di inglese. Partiti un anno fa dal loro Paese, i nove ragazzi (uno solo del 1993 e gli altri fra i 13 e i 16 anni di età) hanno detto agli agenti della polizia d’aver raggiunto prima la Russia, per poi tornare in Turchia, a Cipro, in Grecia, in Albania e poi ancora indietro verso la Grecia, il Paese nel quale probabilmente hanno trovato il “passaggio” definitivo per l’Italia. Ovviamente nessuno di loro ha fornito elementi utili per capire quant’è costato il loro viaggio e chi vi abbia provveduto, almeno nell’ultima tratta dalla Grecia.

Igiene pessima, tanta fame, qualche numero di telefono in tasca, nessun cambio di vestiti o altro: ecco tutto. Adesso, dopo le formalità di rito, la segnalazione alla procura di Tolmezzo e a quella minorile di Trieste per tutti gli altri, la Stradale di Amaro ha già affidato i ragazzi al centro di Cividale. Qui troveranno il ristoro, il vitto e l’alloggio previsti. Ma da qui non avranno obblighi, nel senso che potranno allontanarsi senza per questo essere perseguiti. È assolutamente impossibile che l’autorità italiana provveda all’imbarco per riportarli nel loro paese d’origine.

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