Una app per i turisti di Forni di Sopra: si cercano i fondi

L’idea del Circolo delle Dolomiti che pensa al crowdfunding Aggiornamenti, eventi e info per attirare chi si organizza da solo

FORNI DI SOPRA. La località dolomitica necessita di una App per i turisti: ora si cercano i fondi per realizzarla. Grazie all’approfondimento appena concluso dal locale Circolo delle Dolomiti, l’esigenza è emersa chiara tra i fornesi e gli step già delineati: ciò è frutto di un anno di lavoro con una quindicina di partecipanti del luogo (di varie età e professioni) coordinati da due mentor su come promuovere Forni di Sopra.

La decisione unanime dei circolisti è stata progettare assieme una App che permetta a operatori turistici, esercenti, associazioni e Comune di raccontare e promuovere il territorio e i suoi servizi e ai turisti di avere tutte le informazioni sempre aggiornate sul cellulare. L’obiettivo è attirare soprattutto i turisti “fai da te” in cerca di luoghi genuini, puri, wild e slow come Forni di Sopra e le sue notevoli montagne. L’app “Dolomiti FORever” è un obiettivo a lungo termine che avrà bisogno, spiega la mentor Alessandra Cella, di essere finanziato da progetti europei o anche da aziende private che vorranno premiare un gruppo di persone che hanno messo da parte individualismi e pensato in primis al proprio territorio, dando spazio non solo ai puri operatori turistici, ma anche a commercianti, esercenti e altre figure professionali. L’App potrà essere sviluppata in varie fasi e per questo si pensa anche al crowdfunding. Nella versione basic sarà come un portale con tutte le bellezze del territorio e gli eventi fissi, la versione intermedia include aggiornamenti su eventi e su offerte speciali (da parte di operatori, commercianti o esercenti), la versione “full optional” prevede, tra gli altri, alcuni validi aiuti sia per gli enti preposti al monitoraggio delle presenze nei siti di maggior interesse, che agli organismi di pronto intervento, grazie alla funzione, anche in assenza di segnale, di indicazione di presenza di utenti in zone colpite da catastrofi naturali, come terremoti o valanghe. L’App avrà una funzionalità anche in assenza di campo (viste le difficoltà in zona), ma non sarà del tutto offline per non gravare troppo sulla memoria degli smartphone. Il gruppo di lavoro è fiducioso che tale progetto pilota, una volta partito, possa essere replicato in tutta la Carnia. Le AlpMentor Alessandra Cella e Grazia Romanin, coordinatrici del lavoro, sperano, nel nome del motto del Circolo “Insieme si può”, di aver insegnato ai partecipanti l’importanza e l’efficacia della partecipazione attiva e della condivisione. La cooperativa Cramars, che ha gestito il finanziamento Fse, ha esortato i circolisti a non mollare perché la montagna ha più che mai bisogno di persone che la vivano e la valorizzino così. Michele Mizzaro, presidente pro-tempore di Euroleader, ha assicurato attenzione al progetto.

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