Una babele di regole tra metal detector, steward e tornelli

Stretta sulla sicurezza dopo il caos in piazza San Carlo a Torino. Molti presidenti di associazioni stanno per gettare la spugna
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - INTERVISTE E SICUREZZA AL POSTEPAY SOUND.
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UDINE. No alla vendita di bottiglie in vetro e di lattine, sì alla presenza di steward, metal detector e tornelli. La direttiva del capo della polizia, Franco Gabrielli, è l’ultima patata bollente che le associazioni sono costrette a digerire.

Dopo quanto accaduto in piazza San Carlo a Torino durante la finale di Champions League, incidenti che hanno causato la morte della 38enne Erika Pioletti e il ferimento di oltre mille e 500 persone, il ministero dell’Interno, di concerto con le forze di polizia, ha emanato una direttiva per gestire al meglio le manifestazioni e salvaguardare l’incolumità pubblica.

Sommato all’attuale clima internazionale, con la costante minaccia terroristica – non ultimo l’attentato di Manchester – i servizi d’ordine verranno aumentati. E ciò riguarderà tutti gli eventi, non solo i grandi concerti.

«Siamo in attesa di recepire – spiega Valter Pezzarini, presidente del comitato regionale delle Pro Loco Fvg – il provvedimento. L’Italia è il Paese delle mille interpretazioni.

Di sicuro se anche le piccoli manifestazioni verranno equiparate ai grandi spettacoli, ci saranno numerosi disagi e ulteriori costi spesso anche insostenibili per le associazioni di paese. Il rischio serio che stiamo correndo è che numerosi eventi non si svolgano.

Parliamo di tradizioni che potrebbero scomparire per colpa di un’asfissiante burocrazia. Molti presidenti informalmente mi hanno telefonato perché pronti a gettare la spugna. Sono seriamente preoccupato anche se a ognuno di loro dico di mantenere la calma e di aspettare». Per questo motivo Pezzarini ha chiesto un incontro urgente con l’Anci e la Regione.

«Ormai le singole Pro Loco – continua il presidente – sono costrette a creare uffici appositi per sbrigare le carte. Si rivolgono a tecnici e professionisti pagandoli anche solo per certificare un impianto. Rientrare nel budget diventa sempre più difficile.

Ci ritroviamo in uno stato di confusione totale – ammette il presidente –. Le manifestazioni temporanee, per quanto di brevissima durata, sono diventate eventi sempre più complessi e la complessità dipende da come l’organizzatore e i partecipanti intendono sviluppare l’evento.

È importante sapere che temporaneità non significa costi minori per chi organizza o partecipa, perché anche per un giorno solo non si possono trascurare le regole di sicurezza e di incolumità pubblica, di igiene e sanità, di tutela sui luoghi di lavoro, di rispetto per la quiete pubblica. Fortunatamente ci stanno venendo incontro i funzionari regionali».

Giorni fa l’Anci Fvg aveva raccolto l’allarme degli assessori del Comune di Trieste, Angela Brandi, e di Udine, Alessandro Venanzi, preoccupati per le ricadute della circolare emanata da Gabrielli, sulle manifestazioni come Barcolana e Friuli Doc.

«È un documento – aveva dichiarato l’Anci – omnicomprensivo che risulta di difficile attuazione nella realtà dei nostri comuni. Il rischio? Che comitati e Pro Loco non organizzino più sagre, concerti e fiere con un duplice effetto negativo: da un lato l’impoverimento della vita sociale e dell’attrattività dei territori e dall’altro assecondare la strategia del terrore che come obiettivo proprio la paura delle persone».

Per come è scritta la circolare, infatti, ogni assembramento di persone richiede norme di sicurezza, sopralluoghi, commissioni e iniziative speciali come conteggio delle persone e dell’affluenza, accessi separati per il pubblico, individuazioni di diverse vie d’uscita e di fuga, check-point, metal detector, spazi di soccorso raggiungibili, personale formato per la gestione e l’informazione al cittadino.

«Bisogna capire – sottolinea Marco Specia, direttore del comitato regionale delle Pro Loco – in che modo la direttiva verrà applicata. Per ora non vi è alcuna certezza. Il documento contiene alcuni adempimenti già consolidati, come le vie d’esodo, le corsie d’accesso per i soccorritori e gli accessi separati per il pubblico.

A questi si sono aggiunti i recenti divieti sulla somministrazione e vendita di alcolici e altre bevande in bottiglie di vetro e lattine che possano costituire un pericolo per la pubblica incolumità. Per non parlare della separazione dei percorsi di accesso all’area e di deflusso del pubblico, con l’indicazione dei varchi.

Bisognerà capire – conclude Specia – come si comporteranno gli organi preposti al controllo. Sta all’Anci, a nostro modo di vedere, dare un segnale chiaro a tal proposito visto che è l’organo che autorizza le manifestazioni».

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