Una casa di riposo per cani anziani a Feletto Umberto

TAVAGNACCO. Sono vecchietti dolci e di compagnia, ma quando perdono il loro padrone gli eredi non li vogliono più. L’abbandono dei cagnolini over 10 da parte delle famiglie di anziani deceduti sta diventando un’autentica emergenza. “Mai più soli”, la onlus di Feletto Umberto gestita da tre socie friulane, che accoglie nel suo rifugio amici a 4 zampe sfortunati, spiega come questo grave fenomeno si riscontri sempre più spesso. A volte l’alibi è solo un trasloco in altra casa o città e poi il vecchietto dove lo metto?
«Da nessuna parte, perché i cani anziani nessuno li vuole», spiega la volontaria Angela Rigato. Un’età delicata in cui gli acciacchi sono spesso condivisi con gli anziani padroni, «ma quando poi questi si ammalano o muoiono, i parenti si rifiutano di occuparsi del cane». Proprio in questi giorni, nella provincia di Udine un cagnetto che viveva in casa, una volta ammalatasi la padrona è stato legato fuori al freddo da familiari insensibili.
«Queste creature non hanno facilità di trovare una nuova famiglia, si preferisce adottare cuccioli. Eppure con un cane anziano si evitano i problemi che si affrontano educando i cuccioli; poi, la gratitudine che dimostrano ogni giorno i cani anziani per averli salvati è impagabile».
Una quindicina i cani anziani ospiti di volontarie friulane, altri si trovano in canile sanitario, altri ancora in stato di abbandono o in catene. L’associazione di Feletto, che collabora con Amici di Luna & Sam, Oipa e altre onlus animaliste, al momento non può accoglierli tutti nel suo rifugio perché ospita il giovane Berto, cane “difficile”, salvato dall’abbandono nella Bassa friulana; lui, comunque, forse perché giovane, ha già trovato una famiglia che l’attende (“Mai più soli”: Angela 347 1601659, Marisa 339 3949999).
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