Una generazione in una foto: le immagini che raccontano il degrado di Pentecoste

Che cosa c’è dietro le fotografie che ogni anno ritraggono i giovani d’Oltralpe sfatti, privi di alcun freno, ubriachi, addormentati sui marciapiedi?
Che cosa c’è dietro un appuntamento che ogni anno è atteso e preparato dalle forze dell’Ordine e dall’amministrazione per contrastare ragazzi che a qualche centinaia di chilometri da casa diventano irriconoscibili alle loro stesse famiglie?
Il fine settimana della Pentecoste a Lignano si trasforma in una sbronza collettiva per migliaia di giovani che si danno appuntamento per strafare, per sperimentare ciò che da loro non è consentito, per sentirsi liberi una volta, almeno, di travalicare i confini nei quali sono ingabbiati i “bravi ragazzi” per tutto l’anno.
E allora si accendono le luci sulle notti brave e si immortalano i momenti peggiori della festa, quel che lasciano sulla spiaggia, chi dorme ai bordi delle strade, chi barcolla, chi cade, chi si fa male, chi si sente male. Le forze dell’ordine sono schierate in numero massiccio a difesa di una città presa d’assalto. Lignano finisce sui siti e sui giornali italiani e austriaci e viene paragonata alle spiagge spagnole capitali della movida notturna.
Dietro queste immagini però c’è anche altro. C’è chi lavora e attende il tutto esaurito del primo vero fine settimana d’estate, chi riconosce che dovrà avere più attenzione a tenere insieme gruppi di giovanotti senza controllo, chi sa che dovrà pulire alberghi a fondo perché capiterà di tutto, chi ammette che la quiete pubblica sarà disturbata, ma sarà un’inevitabile compromesso per consentire a bancomat e carte di credito di strisciare a lungo nella notte. E ci sono decine di donne e uomini delle forze dell’ordine precettati per vegliare le comitive straniere.
Quante volte ci siamo sentiti ripetere: «Ah, se noi andassimo a casa loro non potremmo comportarci così...». Per questo forse non ci andiamo, a casa loro, con queste intenzioni.
Il divertimento esagerato dei ragazzi stranieri nel week end di Pentecoste terrà sempre lontane le due posizioni: chi immagina una società popolata da persone ineccepibili e sempre controllate e chi fa affari e non va tanto per il sottile.
E allora dietro a queste foto c’è tutto questo: il divertimento, l’eccesso, la sbronza, gli affari, la maleducazione, la sfida di chi pretende spavaldamente dimostrarsi grande, ma nella gestione di se stesso ancora non lo è. C’è da riflettere invece se dietro queste foto non vada aggiunto altro, come il senso civico trascurato, il mancato rispetto delle regole e degli altri, a casa e fuori casa, il senso del limite che sicuramente per un fine settimana è andato in vacanza.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto