“Una mano per vivere” gira il Friuli per aiutare i malati oncologici

In un anno più di 230 mila chilometri. Come se avessero percorso l’Italia da nord a sud per 190 volte, praticamente ogni due giorni. È la strada che i volontari di “Una mano per vivere” hanno percorso nel 2018 con le dodici auto che compongono la flotta dell’associazione per portare nei centri di cura i malati oncologici residenti nei Comuni di tutta la Bassa occidentale e del vicino Veneto. Un totale di 8.425 ore donate per compiere 3.281 viaggi, dei quali 1.195 da Latisana, 716 da San Michele al Tagliamento, 387 da Lignano Sabbiadoro, 272 da San Giorgio di Nogaro, 117 da Marano Lagunare, 122 da Carlino e 110 da Ronchis.
Ma oltre agli autisti ci sono tanti altri volontari che la loro opera la prestano in ospedale, assistendo o tenendo compagnia ai malati durante i trattamenti o i ricoveri, per un totale di 564 ore nel corso del 2018.
Il resoconto dell’attività dei tanti volontari che costituiscono l’ossatura dell’associazione sono stati illustrati sabato durante i lavori dell’assemblea annuale del sodalizio, che dalla sua costituzione opera su più progetti e servizi e oltre al trasporto verso i centri di cura e all’assistenza in ospedale, i volontari attivi sono coinvolti in attività di formazione e approfondimento. Sabato l’assemblea ha anche eletto i nuovi componenti del direttivo nelle persone di Galliano Bidin, Maurizio Bincoletto, Luciano Buffon, Franca Callegher, Lucio Cicuttin, Gianfelice Colonna, Annalisa Guerra, Alioscia Meredo, Bruno Milan, Luigino Minin, Vilma Moni, Marina Pinzani, Luigino Re, Paolo Rebula e Remigio Rossi. Il 7 maggio con la prima riunione ufficiale di direttivo saranno stabilite le cariche valide per il prossimo triennio. —
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