Una mostra per i cent’anni della Sas Casarsa, passione del “calciatore” Pasolini
Trenta pannelli nella sala parrocchiale e nel Centro studi del poeta. Raccontano pure altri personaggi illustri, come Vendrame e Cristante

La grande vetrina della Sagra del vino rappresenta l’occasione migliore per celebrare adeguatamente i cent’anni della Sas Casarsa, la storica Società artistica sportiva – nome scelto nel 1946 da Pier Paolo Pasolini e dall’allora presidente Gino Brinis nella speranza che il club si sostenesse con lo sport, ma pure con arte e artigianato locali – che che lega generazioni di casarsesi.
Oltre a una serie di eventi e appuntamenti calcistici, ludici, teatrali e culturali che termineranno a ottobre, è stata inaugurata con grande successo la mostra fotografica allestita nella sala parrocchiale, dedicata appunto al secolo del sodalizio, nel quale oltre a Pasolini, grande appassionato di calcio, hanno militato fuoriclasse del calibro di Ezio Vendrame e, in tempi decisamente più recenti, il nazionale azzurro Bryan Cristante, oggi perno della Roma di Daniele De Rossi.
A Pasolini sono state dedicate delle foto nella sezione particolare del Centro studi a lui dedicato, creando così un evento itinerante nella cittadina.
All’inaugurazione della mostra, il presidente Andrea Brait, da due anni in carica, ma figlio d’arte (il padre Giancarlo fu uno dei più conosciuti dirigenti del club gialloverde) oltre a ringraziare i suoi predecessori ha sottolineato l’importanza e la coesione dei volontari dell’associazione sportiva e che in questa importante occasione si sono dedicati assieme a Piero Colussi, relatore della mostra e memoria storica-culturale, alla ricerca e alla catalogazione di tutto il materiale fotografico che ha dato origine a oltre 30 pannelli.
Presente al vernissage la consigliera regionale Lucia Buna, che collabora da tempo con la Sas, la quale ha ribadito il sostegno della Regione.
Il sindaco Claudio Colussi, ex presidente dell’associazione, ha espresso emozione e orgoglio. Infine i saluti del vicepresidente della Federcalcio regionale, Claudio Canzian. Presente anche Erika Dessabo in rappresentanza di “Sport e salute”. Il presidente Brait infine ha svelato la muta da gioco dedicata al centenario, che riprende la grafica di un tempo e che traghetterà poi la società all’utilizzo del nuovo logo che la identificherà, anche quello spiegato da Piero Colussi durante l’inaugurazione.
Si tratta di una serie di linee geometriche desunte da uno schema di gioco scritto da Pasolini e per il quale, per il suo utilizzo è stata richiesta l’autorizzazione all’erede del poeta. Sarà proprio questo nuovo simbolo a rappresentare la Sas e la comunità casarsese unendo, attraverso un filo conduttore, sport e cultura.
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