Una nuova stagione per l’antico Leon d’oro

Da poco uno dei più tradizionali locali di Cividale – il “Leon d’oro” – ha riaperto con la gestione di Maria Elena Boccotti che ha scelto come chef suo fratello Marco
CIVIDALE 21 Dicembre 2011. Trattoria Leon d' Oro. Telefoto Copyright Foto PFP / Petrussi
CIVIDALE 21 Dicembre 2011. Trattoria Leon d' Oro. Telefoto Copyright Foto PFP / Petrussi

Da poco uno dei più tradizionali locali di Cividale – il “Leon d’oro” – ha riaperto con la gestione di Maria Elena Boccotti che ha scelto come chef suo fratello Marco. L’osteria “Antico Leon d’oro” – siamo a un centinaio di metri dal ponte del Diavolo, verso la porta che conduce a Corno di Rosazzo - è ospitata in uno storico edificio citato per la prima volta in un testamento del 25 agosto 1490 relativo al «reverendo pre Donato del fu Gualtiero».

Quel luogo si sarebbe trasformato nel tempo in una tipica locanda con stallo per il ristoro e alloggio dei viandanti, con ricovero per animali e carri. La datazione è confermata dalla presenza di resti di affreschi del secolo XV. Questo stallo ha operato fino alla metà del 900. Negli ultimi 55 anni la trattoria è stata gestita dal proprietario Giuseppe Tonini coadiuvato da sua moglie Sara. La trattoria ha un ampio giardino che dà sulla strada.

Dalla cucina di Marco. “Frico in te scudiele”, lumache nel guscio ai sapori di noci e pinoli, tartara di manzo con crostini e burro di malga, ventaglio di lombo di cinghiale con polenta, minestrone di fagioli borlotti e anelli di pasta, spaghettoni con ragù rustico (selezione di carni pregiate tagliate a coltello e cotte “tal spolert”, cosciotto di stinco di maialino da latte con mele e zenzero, “goulash” cotto in padella di coccio con paprica dolce e patate, cosciotto d’oca con verdurine e purè di castagne, dolci tipici mitteleuropei.

“Antico Leon d’oro”, via di Ponte 24. Telefono 0432.731100. Chiude il mercoledì. Per un pasto senza bevande si spendono 20-25 euro.

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