Una persona riservata aveva vissuto a Trieste

FAEDIS. «Era una persona riservata, dedita soprattutto alla vita in famiglia»: questo è il ritratto, commosso e pieno d'affetto, che di Renzo Specogna hanno fatto, ieri sera, vicini, amici e coloro che, appena la notizia di quanto era accaduto in via cà Bertossi si è cominciata a diffondere in paese, hanno voluto sincerarsi dell'accaduto e portare la loro solidarietà al figlio di Renzo Specogna.
Quest’ultimo ha ricordato, con affetto, il grande cuore del padre, la sua disponibilità verso il prossimo.
Renzo Specogna, classe 1946, era originario di Torreano. Secondo quanto ci ha raccontato chi lo conosceva, dopo avere lavorato a Trieste come agente di polizia penitenziaria per una vita, l'uomo era rientrato in Friuli all'epoca della pensione e già da diversi anni abitava nella casa a due piani di Faedis, che all'epoca aveva trovato in via cà Bertossi per stabilirsi e che gli era piaciuta da subito.
L'aveva scelta perchè amava molto questa zona del Friuli collinare di cui era originario. Renzo Specogna, secondo il ricordo che ce ne hanno fatto ieri, era una persona riservata, il paese ricorda con affetto come si vedesse in giro, in compagnia della moglie, «salutava sempre - hanno raccontato commossi i vicini - era un uomo sicuramente gentile con tutti».
Persona corretta, tranquilla: questo è il ritratto che la comunità faedese ha fatto ieri di Renzo Specogna. «Gli piaceva la compagnia - è stato ancora un commosso ricordo che ieri sera hanno riferito - era una persona cui piaceva soprattutto ascoltare gli altri».
Il dispiacere della comunità faedese per l'accaduto, e il suo cordoglio, ci sono stati testimoniati anche dal sindaco Claudio Zani: «Non lo conoscevo di persona - ci ha riferito - ma chi me ne ha parlato oggi, commentando con sconcerto questa scomparsa così improvvisa, mi ha testimoniato il bel ricordo che lascia di sè». (b.c.)
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