Una proposta all’assemblea Saf: separiamoci dal Cai
Il 2013 porterà cambiamenti sostanziali per la Società Alpina Friulana, il più antico sodalizio alpinistico della nostra regione (tra i primi a livello nazionale).
Uno di questi è l’imminente spostamento di sede, atteso da un ventennio e coadiuvato dall’amministrazione comunale, dalla centralissima via Beato Odorico da Pordenone, a Udine, all'ex caserma Osoppo. Altre novità riguarderanno i rifugi alpini, il completamento della palestra di arrampicata indoor e l’appuntamento con il convegno nazionale per i 150 anni del Cai in autunno, entrambi a Udine.
Ma è dal punto di vista dell’identità che potrebbe esserci una sostanziale modifica della società stessa (che vanta oggi 2.400 soci), come è emerso nell’embrionale proposta pubblicata dal presidente Sebastiano Parmegiani su “In Alto”, rivista annuale della Saf, proposta che sta per essere vagliata dall'assemblea annuale dei soci venerdì 22 marzo.
In pratica, si propongono due contenitori distinti, da una parte la sezione di Udine del Cai, che continuerà a fare tutto ciò che oggi fa, formazione, sicurezza, manutenzione, e dall’altra la Saf, che avrà come unica funzione quella di essere punto di incontro di coloro che si interessano alla montagna, occupandosi del suo sviluppo e delle prospettive.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto