Una struttura in cui la conoscenza può far nascere tante opportunità

Il Campus offrirà l’opportunità ai ricercatori di trovare una struttura che li ospiti per tempi più o meno lunghi, favorendo così scambi culturali indispensabili nella ricerca scientifica

Il Campus offrirà l’opportunità ai ricercatori di trovare una struttura che li ospiti per tempi più o meno lunghi, favorendo così scambi culturali indispensabili nella ricerca scientifica. Ieri il taglio del nastro è avvenuto alla presenza di numerose autorità, tra cui direttori generali del Cro del passato come Giovanni Del Ben e Piero Della Valentina. Sono intervenuti anche il presidente di Unindustria Michelangelo Agrusti, Bruno Malattia, che da consigliere regionale fu il promotore della realizzazione dell’opera, e il vicegovernatore Sergio Bolzonello. A fare gli onori di casa il direttore generale Mario Tubertini e quello scientifico Paolo De Paoli. «E’ un momento importante – ha detto quest’ultimo –. Vogliamo che il Campus sia la casa dei ricercatori, una sede in cui la conoscenza diventi opportunità». Tubertini ha sottolineato le potenzialità della struttura e la possibilità di stringere ulteriori collaborazioni scientifiche in campo oncologico. «È importante – ha aggiunto – anche per avere maggiori legami con il territorio. Siamo ottimisti perché possiamo contare su giovani ricercatori motivati e orgogliosi».

Il vicesindaco di Aviano, Sandrino Della Puppa, ha confermato la disponibilità del suo ente a collaborare con il Cro, mentre Carlotta De Franceschi, presidente del Civ (Comitato di indirizzo e verifica) ha rilevato che «una grande eccellenza per dare buoni frutti deve essere sostenuta da una grande visione politica». Giovanni Leonardi, direttore generale della ricerca e dell’innovazione in sanità del ministero della Salute, ha voluto portare un ricordo personale: lui, siciliano, aveva incontrato tempo fa un proprio compaesano la cui madre si era rivolta al Cro per le cure e aveva trovato grande professionalità e umanità. «Credo – ha detto – che non ci sia modo migliore per descrivere la qualità dell’accoglienza e delle cure».

Il Campus, che ospiterà da lunedì la prima Summer school in collaborazione con l’università di Udine, conta 12 posti letto in 6 mini-alloggi, 40 in 20 camere con due letti e 5 in camere a un letto. Il progetto è dell’architetto Paolo Portoghesi e l’opera è costata 6,4 milioni di euro. È dotata di stanza fitness, campo da gioco e percorso salute nel giardino.(d.s.)

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