Una terra votata alle eccellenze

Figomoro, olio di frantoio e vini collinari danno lavoro a numerose famiglie

CANEVA. La decisione del sindaco di Caneva di opporsi al trattato Europa-Usa “Transatlantic trade and investment partnership”, accordo di portata mondiale sul commercio e gli investimenti, sta ottenendo un positivo riscontro fra i cittadini e i produttori dell’agroalimentare locale, ponendo le premesse per la costituzione di un ampio movimento in regione. L’iniziativa promossa a Villa Frova dai sindaci Andrea Attilio Gava di Caneva e Giampaolo Bidoli di Tramonti di Sotto, assieme al Gruppo di acquisto solidale, presieduto da Fernanda Del Puppo, e la successiva mozione approvata dal consiglio comunale canevese, hanno mobilitato i produttori delle eccellenze agroalimentari locali.

Il figomoro. Se si nomina Caneva si pensa al figomoro, prelibatezza che deriva dalla particolare varietà della pianta di fico, dai pendii collinari ricchi di carbonato di calcio, dove la si coltiva, dall’escursione termica e dalla ventilazione. A parlarne il presidente del consorzio Sandro Mutton, 61 anni trascorsi fra vita lavorativa e impegno nel sociale, dopo una laurea in statistica, ottenuta a pieni voti al Bo’ di Padova. «Il consorzio per tutelare e valorizzare il figomoro questo mese compie dieci anni, caratterizzati da impegno, passione e numerose soddisfazioni – sottolinea – Abbiamo creato il consorzio in quattordici, all’inizio del 2006: ora i soci produttori sono cinquanta, con una costante richiesta di adesioni. Sono state messe a dimora più di duemila nuove piante con una produzione annuale di trecento quintali annui di frutti: per il futuro abbiamo in programma ulteriori piantagioni». Il figomoro è un’eccellenza che permette a molte famiglie di integrare il reddito. Il frutto, viene anche trasformato in confetture, salse, prodotti per pasticceria, gelati, seguendo antiche ricette e garantendo la qualità biologica. In questi dieci anni – conclude Mutton – il consorzio che presiedo ha ottenuto diversi premi nazionali e internazionali. Abbiamo avuto la soddisfazione di presentare il FigoMoro a Bruxelles». Prossimo appuntamento a marzo, alla fiera di Godega.

L’olio. Altrettanto impegno a difesa dell’eccellenza locale dell’olio di oliva di frantoio viene profuso da Daniele Casagrande, titolare dell’azienda agricola fondata dal padre Bruno. Ottomila ulivi piantati su 17 ettari di collina che fruttano 10 mila litri annui di un olio da primo premio (tra gli altri l’Aipo d’Oro sul Garda). Fra le eccellenze rientra la produzione di formaggio Montasio sull’alpeggio di Malga Fossa a Sarone, a oltre mille metri di quota, proscenio al Cansiglio. Una fattoria didattica con 50 mucche decisamente unica, quella di Luca Pancotto: oltre a produrre svariate decine di quintali di formaggio, caciotte, ricotte e yogurt, in estate accoglie centinaia di ragazzi.

Il vino. Tra le produzioni tipiche non va dimenticato il vino con i merlot, i pinot grigio e il prosecco doc prodotti sulla fascia collinare. A Federico Camarotto, Anildo Bellinato e Adriano Zacariotto si deve il recente marchio “Terre di Ca.be.za”: una specialità locale che si distingue nel web.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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