Una tesi di laurea sugli insetti come cibo per gli sportivi friulani

GEMONA. Gli insetti? Un cibo praticabile anche in Friuli Venezia Giulia. Lo dice la tesi della gemonese Matilde Sabidussi che lo scorso 3 ottobre si è laureata all’Università di Udine ricevendo il 110 e lode presentando la sua tesi “Insetti, proteine sostenibili: accettabilità tra i praticanti di sport e fitness in Friuli Venezia Giulia” nell’ambito della facoltà di Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio.

Nei suoi studi, Matilde ha verificato che è possibile sostituire determinate pietanze con insetti. In Friuli, le cavalette e grilli sono gli esempi più vicini da poter utilizzare per realizzare ad esempio delle farine: «È possibile – spiega Matilde – utilizzare gli insetti come fonte proteica alternativa. Hanno un contenuto proteico elevato, compreso mediamente tra il tra il 35. 34% per l’ordine delle termiti e il 61. 32% per grilli e cavallette, basandosi sul peso secco. Il contenuto proteico di alcuni insetti è anche superiore a quello della carne di bovino e del pollo». Lo studio di Matilde ha previsto la diffusione di un questionario online e la successiva analisi dei dati attraverso metodi del campo della statistica sia descrittiva sia inferenziale.

I questionari hanno interessato 700 sportivi della regione: «Finora – racconta ancora Matilde Sabidussi – la maggior parte degli studi si sono rivolti alla popolazione generica, senza considerare che la popolarità di un nuovo alimento deve essere incrementata all’interno di piccole nicchie di mercato, affinché possa diffondersi e avere successo. Gli sportivi, considerato lo stile di vita improntato al benessere, potrebbero essere ambasciatori di questo nuovo alimento». —

P.C.

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