Un’auto contro la chiesa Tre bambini incastrati

SESTO AL REGHENA. È di quattro feriti, tra i quali tre bambini, tutti sanvitesi, il bilancio di un incidente stradale avvenuto ieri, poco dopo le 13, in località Vissignano, vicino a Bagnarola di Sesto al Reghena.
Una Volkswagen Golf, condotta da una donna di 46 anni, per cause al vaglio della polizia stradale di Spilimbergo, è uscita di strada mentre percorreva via Vissignano, con direzione Bagnarola-San Vito. L’asfalto era bagnato. Non sono stati coinvolti altri veicoli. L’auto ha terminato la sua corsa schiantandosi (con la parte anteriore destra), contro il sinistro (guardando l’ingresso) della seicentesca chiesetta di San Rocco, posta all’angolo tra l'omonima via e via Vissignano.
A subire le conseguenze peggiori dell’urto è stata la bambina di 10 anni che viaggiava sul sedile posteriore, figlia della conducente: è stata trasportata con l’elicottero del pronto soccorso all’ospedale di Udine, per gli accertamenti e le cure su sospetti traumi e fratture riportati a capo e volto. Rimasta sempre cosciente nel momento del primo soccorso, non risultava in pericolo di vita. La prognosi è comunque riservata, ma secondo i medici non è in pericolo di vita.
Accanto alla guidatrice c’era un bambino di 10 anni, sul sedile posteriore una dodicenne, figli di amici della conducente: entrambi sono stati trasportati in ambulanza, per accertamenti, al pronto soccorso di San Vito. La 46enne, che nell’urto ha riportato alcuni traumi, è stata trasportata all’ospedale di Pordenone.
Rincasavano da scuola (a poche centinaia di metri, a Bagnarola, si trovano medie ed elementari). Si sta accertando se i bambini seduti sul sedile posteriore indossassero le cinture di sicurezza: stando ai primi rilievi, pare risultasse che fossero slacciate. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di San Vito, che hanno lavorato per aprire la portiera anteriore destra della Golf, rimasta bloccata nello schianto contro la chiesetta. Poi i vigili hanno collaborato con il personale del 118 per caricare la bambina più grave sulla tavola spinale e la madre sulla barella.
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