Università, storico sorpasso: Udine ha più iscritti di Trieste
UDINE. L’università di Udine ha più iscritti di quella di Trieste. Lo storico sorpasso si è concretizzato a quasi 40 anni dall’istituzione dell’ateneo friulano.
La rilevazione al 4 ottobre 2016 riassunta nell’anagrafe nazionale degli studenti sul sito del ministero (Miur), non lascia ombra di dubbio: a Udine gli iscritti all’anno accademico 2015/16 sono 15.266, a Trieste 14.970. Quelle 296 unità in più fanno la differenza.
Assumono un significato storico, culturale e politico senza precedenti. Un risultato che farà fare un balzo nella tomba anche a Tarcisio Petracco, uno dei padri dell’ateneo friulano che sulle macerie del terremoto, completò la raccolta delle firme che venne allegata alla proposta di legge con la quale i friulani chiesero allo Stato l’istituzione dell’università di Udine.
Anche se temporalmente il sorpasso va imputato allo scorso anno accademico (2015/16), il superamento è stato raggiunto a marzo, alla scadenza delle iscrizioni alle lauree magistrali.
Tenuto conto dei tempi tecnici per l’elaborazione e la trasmissione dei numeri a Roma, la tabella aggiornata allo scorso 4 ottobre è pubblica da poche settimane.
Conferma che dopo anni di testa a testa, quando sembrava che Udine superasse Trieste ma poi mancava sempre l’ufficialità, il popolo friulano ha raggiunto il suo obiettivo. Udine conta 13.218 iscritti ai quali vanno aggiunti i 946 a Pordenone, 826 a Gorizia e 276 a Gemona.
Il totale fa 15.266. A Trieste, invece, gli studenti sono 13.479 ai quali vanno sommati i 723 che frequentano i corsi a Gorizia, altrettanti a Portogruaro e 45 a Pordenone. Complessivamente l’ateneo giuliano non va oltre le 14.970 unità.
Dopo anni di inseguimento, il sorpasso viene ufficializzato nell’anno delle commemorazioni del quarantennale del terremoto. Se si pensa che l’università di Udine è stata istituita con la legge della ricostruzione post-sisma, la 548 dell’8 agosto 1977 (l’attività didattica è partito l’anno successivo), bisogna riconoscere che il sorpasso non poteva verificarsi in un momento migliore.
Oggi come allora, l’università di Udine si conferma motore di sviluppo del territorio. Questo è sempre stato il motivo per cui migliaia di studenti e di persone comuni si sono battute per l’istituzione dell’ateneo friulano. E oggi, nell’aula magna di piazzale Kolbe, dove si svolge la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico, questo dato non passerà inosservato.
«Il fatto che a Udine le matricole continuino a crescere, andando in controtendenza rispetto ad altre sedi del Nordest, fa sicuramente piacere anche se il calo degli iscritti a Trieste non mi fa gioire. In un quadro regionale - commenta il magnifico rettore Alberto Felice De Toni - sarebbe importante veder salire, in egual misura, tutti tre gli atenei».
De Toni che è anche segretario della Crui (Conferenza dei rettori), usa toni pacati nel commentare il sorpasso perché sa bene che il calo delle risorse non consente a nessuno di trascurare gli accordi interateneo. Udine e Trieste gestiscono in comune 20 corsi, tra lauree, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione. «È l’unico modo per mantenere l’offerta didattica» insiste De Toni ammettendo però che da oggi, quando siederà al tavolo delle trattative, avrà un peso politico maggiore.
«Udine - conclude - è sempre stata la sorella minore di Trieste, ma ora li abbiamo superati. Peccato che il risultato non viene valutato nell’assegnazione dei fondi che continuano a calare».
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