Urizio (Lega nazionale) scarica il ricercatore: non collaborerà più con noi

Lo strappo tra i due ricercatori che hanno portato alla luce il documento della Farnesina pare ormai definitivo

UDINE. «Oramai non sorprendono più le dichiarazioni di Buttignon che, gettata la maschera, cerca di recuperare una credibilità che però mal si sposa con le incongruenze dei suoi comunicati. Destreggiarsi tra due fazioni tra loro quasi incompatibili o contrastanti per non inimicarsi nessuna delle due in vista di possibili futuri vantaggi, oppure in attesa di scegliere la parte che si rivelerà più forte o vantaggiosa, non ha pagato.

Da mesi adepti e tifosi delle posizioni dell’Anpi in merito a questa vicenda con un “tam tam” incessante sul web chiedevano le dimissioni di Buttignon per il suo opportunismo e situazione analoga si è verificata in seno alla Lega Nazionale».

Così Luca Urizio, il presidente della Lega Nazionale, risponde a Buttignon.

Lo strappo tra i due ricercatori che hanno portato alla luce il documento della Farnesina pare ormai definitivo.

«La Lega nazionale non ha più nessuna intenzione di avvalersi del contributo di Buttignon – conferma Urizio – mentre apprendiamo con piacere che egli proseguirà a dare il suo apporto all’Anpi.

Ribadisco che con Ivan Buttignon avevo fin dall’inizio concertato la pubblicazione del documento sulla foiba/fossa comune e, come se non bastasse il fatto che non c’è stato da parte sua alcun dissenso fino al nascere delle prime polemiche a metà Febbraio, in data 28 gennaio ha partecipato con il sottoscritto ad una presentazione al circolo della stampa di Milano alla presenza di oltre 50 persone nella quale, di comune accordo, abbiamo presentato il documento in anteprima.

Successivamente Buttignon aveva pure verificato e corretto personalmente l’articolo di Marco Fornasir in merito a questo incontro milanese apparso sull’Arena di Pola e su Giuliani nel Mondo nel quale si parlava anche di quanto riportato nel documento che ora Buttignon non riconosce più.

Anche nella sua lettera di dimissioni dal Consiglio direttivo della Lega nazionale, definite da Buttignon «un dovere formale che non cambierà nella sostanza proprio nulla» non citava questo dissenso».

«Ad oggi – precisa Urizio – Ivan Buttignon risulta ancora facente parte dell’assemblea dei delegati della Lega nazionale e inserito nel gruppo dei giovani storici della stessa ma è già stata chiesta la sua esclusione da ogni ruolo perché essere iscritti alla Lega nazionale comporta anche mantenere uno stile comportamentale che in questa vicenda è totalmente venuto a mancare».

«Il fatto che il documento sulla fossa, ritenuto ora da Buttignon documento farsa alla pari dei negazionisti, sia stato riconosciuto anche dalle autorità competenti prima attendibile e successivamente confermato dai documenti ritrovati a Premariacco inficia pure l’abilità di storico/ricercatore di Buttignon. Davvero non riesco a capacitarmi come tante persone possano mettere in dubbio il lavoro della magistratura». (da.vi.)

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