Usavano banconote facsimile per svuotare i cambia-soldi

Indagine partita dalla segnalazione di una sala giochi di Sacile. Colpi per migliaia di euro La base operativa era in un albergo di Lignano Sabbiadoro: anche quello pagato con monete
Di Martina Milia

SACILE. Talmente fasulle, con tanto di scritta “fac simile” sopra, da non poter essere scambiate per banconote vere da una persona. Ma perfette per passare per 50 euro in contati alla lettura di una macchinetta cambia-monete. Di queste carte “miracolose” Fausto Improta, 48 anni, e Salvatore Sparano, 19 anni, entrambi napoletani, ne avevano un pacco da 1500 euro in albergo. E, secondo i carabinieri del radiomobile di Sacile, titolari di un’indagine che ha contato sulla collaborazione dell’Arma di Latisana, la coppia di “turisti” ne aveva per migliaia di euro.

A tanto, infatti, ammonterebbe il bottino ottenuto a Sacile, Porcia e Pordenone, attraverso il cambio di quei soldi – apparentemente buoni solo per il monopoli – in altrettante sale giochi regolarmente autorizzate. Gli indagati, che sono stati fermati in un albergo (dove i carabinieri hanno rivenuto molte banconote finte e centinaia di monete per un importo che si aggira sui 1500 euro, presumibilmente provento delle macchinette) devono rispondere dell’accusa di furto aggravato dall’uso di mezzi fraudolenti. Non è imputabile loro il reato di utilizzo di banconote contraffatte proprio per la smaccata falsità del denaro.

A dar vita alle indagini – che si estendono anche nelle province di Treviso e Venezia dove, stando a quanto ricostruito dai carabinieri di Sacile la coppia avrebbe fatto più di qualche gita – è stata la segnalazione del titolare di una sala giochi in riva al Livenza. Notando il fare sospetto dei due attorno alla macchina cambia-monete, quando i due sono usciti l’esercente ha controllato l’operazione e ha allertato i carabinieri. I soldi finti, come filo d’Arianna, hanno portato gli uomini dell’Arma sulle tracce dei due campani. La base operativa dei “turisti”, che risultano provenire dal quartiere napoletano di Scampia divenuto famoso anche al Nord Italia, era un albergo di Lignano Sabbiadoro. Anche il conto di vitto alloggio sarebbe stato pagato con monete da due euro.

Difficile quantificare quanti software di cambiamonete siano stati ingannati – anche perché non è escluso che alcuni esercenti, magari beffati per piccoli importi, abbiano optato per non fare nemmeno la denuncia –, ma secondo i carabinieri la coppia potrebbe aver incassato e speso molto di più di quanto ricostruito finora. Gli episodi contestati risalgono alla metà di luglio. Secondo quanto ricostruito, i due indagati nell’arco di una giornata facevano visita a più sale giochi, cambiando sempre Comune. Ulteriori denunce o segnalazioni ai carabinieri di Sacile possono fornire elementi utili alla prosecuzione delle indagini.

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