Va in alberghi e bar e non paga
AZZANO DECIMO. Aveva rimediato anche un provvedimento di espulsione dal questore di Pordenone il 31enne albanese Dorian Tataveshi, residente ad Azzano Decimo, che negli ultimi giorni avrebbe dormito a scrocco per tre notti in altrettante strutture ricettive di Bibione, mentre in quattro casi avrebbe bevuto e consumato pasti nei bar, sempre nella località turistica, andandosene senza pagare. In uno dei casi avrebbe anche minacciato la titolare di un esercizio pubblico.
La colpa della donna era soltanto quella di avere preteso il pagamento del conto. Pare che Tataveshi provenisse da Lignano, anche se ufficialmente dalla località balneare friulana ancora non sono pervenute denunce ai carabinieri.
La polizia locale di Bibione, che ha fermato la corsa dell’avventore insolvente, ha diffuso la foto segnaletica di Tataveshi proprio per dare la possibilità a commercianti e albergatori di riconoscerlo ed eventualmente presentare denuncia per insolvenza (o a questo punto anche per altri reati). Sarà poi chiesta la misura del foglio di via per 3 anni dal territorio comunale di San Michele al Tagliamento.
Qualche giorno fa, dopo le prime denunce a carico di Tataveshi, gli agenti della polizia locale hanno riconosciuto l’albanese seduto comodamente in un bar a Lido del Sole. Gli agenti lo hanno portato al comando, dove è stato denunciato e fotosegnalato. A suo carico c’era anche un provvedimento di espulsione, già notificato dalla Questura di Pordenone, al quale non aveva ottemperato. Tataveshi per questo rischia l’arresto.
Soddisfatto dell’operato dei suoi uomini, ma anche del contributo dato dalla comunità bibionese, il dirigente e comandante della polizia locale Andrea Gallo. «E’ stato importante affidare alla giustizia una persona che stava creando scompiglio tra albergatori ed esercenti», ha rilevato. Un plauso agli uomini della polizia locale è giunto anche dal sindaco di San Michele Pasqualino Codognotto.
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