Va vilote puartade dal vint anche il Friuli ha la sua opera

Anche il friulano ha la sua opera e il 30 maggio al Teatro Nuovo sarà l’occasione inattesa e inedita di conoscerla e ascolarla. S’intitola Va vilote puartade dal vint ed è opera di Rodolfo Kubik, originario di Pola morto a Buenos Aires nell’aprile del 1985. La prima esecuzione è in programma il 30 maggio al Giovanni da Udine. Cast d’eccezione: due cori, dodici cantanti professionisti, numerosi attori e l’Orchestra del Fvg diretti dal maestro Fabrizio da Ros, regia di Gianmaria Romagnoli.
L’autore. Di madre friulana di Ronchi, il paese in cui vive la sua giovinezza, Rodolfo Kubik si diploma al Conservatorio Tartini di Trieste con Illersberg e perfeziona la sua formazione a Vienna, dove frequenta le lezioni di Schönberg, divenendo direttore d’orchestra. Gira la Venezia Giulia tenendo concerti di pianoforte. Una sera, a Ronchi dei Legionari, all’inizio del concerto, una squadra fascista gli ordina di suonare Giovinezza; Kubik oppone un rifiuto, e viene malmenato. Siamo nel 1927, Kubik ha 26 anni, si sente preparato e proiettato verso una brillante carriera, ma non sopporta le sopraffazioni. Decide a malincuore di emigrare in Argentina.
Superati i primi momenti, duri come per ogni emigrato, il carattere forte e la eccellente preparazione consentono a Kubik di inserirsi nella vita musicale argentina, fino a diventare direttore del coro della radio nazionale e a dirigere al teatro Colon di Buenos Aires, il massimo tempio della musica sinfonica e operistica sudamericana. Nel frattempo resta sempre collegato alle comunità friulane di emigrati e lavora come compositore. Va, vilote, puartade dal vint ha girato tutta l’Argentina. Ora, finalmente, un riconoscimento del Friuli al suo lavoro di compositore e al suo amore per la terra d’origine, con la presentazione al Giovanni da Udine.
La commedia musicale. Va, vilote, puartade dal vint è definita dall’autore «commedia musicale friulana in due atti e tre quadri». La storia è esile: una famiglia è costretta, come tante, a emigrare dal Friuli all’America, e un amore sembra dover finire a causa della separazione e della lontananza. Questo filo tiene insieme un testo teatrale che include, alternando parlato e canto, le piú note villotte friulane sapientemente mescolate a canti popolari argentini. Ma Kubik è un provetto compositore: delle villotte e dei canti popolari lascia trasparire soltanto l’accenno alla linea melodica originale, riarrangiando con sapienza l’orchestrazione, all’interno di una struttura armonica prevalentemente dodecafonica, messa al servizio però delle piú semplici dolcezze del canto popolare. Kubik compone per farsi capire, per arrivare al cuore del pubblico.
La commedia musicale Va, vilote, puartade dal vint è stata composta per una celebrazione ufficiale argentina, l’ottantunesimo anniversario della colonizzazione del Chaco (terra abitata da molti friulani), non solo per un bisogno nostalgico. La tradizione friulana sempre presente in Kubik, la contaminazione con la cultura argentina e l’inesauribile musicalità dell’autore danno origine a un lavoro che supera il limite del rimpianto, per raggiungere un elevato livello artistico.
L’esecuzione udinese. Al Giovanni da Udine la musica sarà diretta da Fabrizio Da Ros, un maestro che dirige le opere nei teatri lirici piú importanti (dalla Scala alla Fenice). La regia dello spettacolo è di Gianmaria Romagnoli, professionista apprezzato nei migliori teatri lirici del mondo. Orchestra, cantanti, cori e attori preparati e generosi daranno vita alla commedia. Ci sono tutte le premesse perché Va, vilote, puartade dal vint riesca uno spettacolo di alta qualità, un evento da ricordare. Da non perdere. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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