Vaccinazioni anti-Covid in Friuli Venezia Giulia: è il turno della polizia, dosi anche all'Università di Udine e Trieste

UDINE. Le università di Udine e Trieste sono pronte: domani iniziano a vaccinare professori, ricercatori, dottorandi, assegnisti e borsisti di ricerca, specializzandi non di area medica, tecnici e amministrativi con meno di 55 anni di età. L’ateneo friulano ha raccolto circa 700 prenotazioni, un migliaio quello triestino. Entrambi hanno già vaccinato gli studenti e gli specializzandi di medicina. Come previsto saranno le università ad aprire la campagna vaccinale nel mondo dell’istruzione. Saranno coinvolte le persone con meno di 55 anni idonee a ricevere il vaccino AstraZeneca. Anche le scuole si stanno organizzando, in tutti gli istituti sono in corso le raccolta dei consensi informati.

Al momento non è ancora certo se giovedì o in settimana riuscirà a partire anche la Sissa di Trieste: «Stiamo cercando di fare il possibile» ha assicurato, ieri pomeriggio, il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, annunciando che oggi la vaccinazione anti Sars-Cov2 prenderà il via in questura a Pordenone. Prosegue anche la vaccinazione degli over ottanta, 1.408 hanno già ricevuto le prime dosi.

L’ateneo friulano con il supporto dell’Azienda sanitaria Friuli centrale (Asufc) domani, all’ospedale Santa Maria della Misericordia, inizierà a vaccinare il personale docente e non docente. «Al momento abbiamo raccolto circa 700 consensi informati, ma siamo certi che aumenteranno» assicura il magnifico rettore, Roberto Pinton, nel dirsi soddisfatto del numero di prenotazioni registrato finora tra i 2.200 dipendenti dell’ateneo, compreso il personale non strutturato.

Difficilmente domani sarà completata la somministrazione di circa 700 prime dosi, la nuova sedutà è già stata fissata per giovedì 26 febbraio. Al momento della prenotazione agli universitari è stato comunicato il luogo, la data e l’ora dell’appuntamento. A 12 settimane di distanza seguirà la somministrazione delle seconde dosi. Ieri, negli spazi dell’ateneo friulano è stato completato il nuovo screening di massa organizzato su base volontaria per sottoporre il personale al secondo tampone molecolare. Il primo è stato fatto lo scorso autunno. Questa volta, però, lo screening di massa si è trasformata in un’ottima occasione per testare il tampone salivare già autorizzato dal Comitato etico unico regionale del Friuli Venezia Giulia.

«Lo screening di ateneo – conferma il rettore – ha registrato una grande adesione per il test salivare, tutti hanno accettato di testarlo». Reso possibile dalla sostanza brevettata nell’ambito di una collaborazione tra ateneo, Asufc e la Biofarma di Mereto di Tomba, il test è in corso di validazione e a breve sarà utilizzabile.

Vaccinazioni al via anche all’università di Trieste. «Domani e venerdì, dalle 8 alle 20, vaccineremo circa un migliaio tra docenti, tecnici, amministrativi, dottorandi, assegnisti e borsisti di ricerca, specializzandi non di area medica, professori a contratto e il persone esterno impegnato all’interno dell’università a supporto dell’attività didattica» sottolinea il magnifico rettore dell’ateneo triestino, Roberto Di Lenarda, secondo il quale entro venerdì sera sarà completata la somministrazione di tutte le prime dosi al personale con meno di 55 anni che si è prenotato. Contemporaneamente tutte queste persone riceveranno l’appuntamento per la seconda dose. «Sono già stati immunizzati (prima e seconda dose) – sono sempre le parole del rettore –, 1.800 studenti e 600 specializzandi di medicina.

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Anche il personale della Sissa avrebbe voluto far parte della partita, invece deve attendere ancora. «Sono stato convocato al tavolo di Asugi, ma non ho ricevuto risposte, sono in attesa di sapere quando comincerà la campagna vaccinale alla Sissa». Così il rettore, Stefano Ruffo, auspicando di ricevere presto la conferma che anche i 473 professori, tecnici e amministrativi della Sissa potranno essere vaccinati all’Asugi. Riccardi sta cercando di risolvere la questione, mentre oggi si prepara a dare il via alla vaccinazione del personale in servizio in questura a Pordenone. Partirà da qui la campagna vaccinale riservata alle forze dell’ordine. 

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