Vaccinazioni ed effetti collaterali: mal di testa, gonfiore e affanno, ecco i sintomi da non trascurare

Palmanova (Udine) 27 Dicembre 2020. Prime vaccinazioni Anti Covid 19. © Foto Petrussi
Palmanova (Udine) 27 Dicembre 2020. Prime vaccinazioni Anti Covid 19. © Foto Petrussi

UDINE. L’immunizzazione con il vaccino di AstraZeneca, venerdì 19 marzo è ripartita e molte persone vogliono sapere se è sicuro, quali effetti collaterali può provocare e quali sintomi devono indurci a contattare un medico per capire se effettivamente sono provocati dal vaccino.

Alle domande che tutti noi, in queste ore, ci poniamo per sapere se effettivamente chi riceve il vaccino AstraZeneca va incontro al rischio trombosi, rispondono gli immunologi Barbara Frossi e Carlo Pucillo docenti di Patologia generale all’università degli studi di Udine.

I professori ci aiutano a meglio comprendere perché il vaccino AstraZenica è sicuro. L’hanno fatto anche nel corso di Univax day l’evento online che ha registrato cinque mila contatti, dei quali tremila presenti dall’inizio alla fine dell’iniziativa.


L’Ema ha confermato: il vaccino AstraZeneca è sicuro. È così?
Premesso che nella vita non possiamo essere sicuri di nulla, il vaccino AstraZeneca è assolutamente sicuro. Ha superato tutti i controlli previsti dalla legge, dobbiamo fidarci di quello che dicono le persone più competenti in materia.

Un vaccino può provocare la trombosi?
Il nesso causale con eventi rari trombotici non è dimostrato, ma saranno avviati ulteriori studi. La preoccupazione giustificata nata dalla segnalazione di questi pochi casi, circa 25 su 20 milioni di vaccinazioni riporta la frequenza nella quasi normalità degli eventi attesi nella popolazione non vaccinata. Sicuramente gli eventi rari non possono essere previsti, ma al momento, non sembra esserci un reale nesso di casualità.

Si consideri che in Italia si contano circa 65 mila tromboembolismi polmonari. I pazienti con malattie infettive o settiche gravi presentano uno stato di potente infiammazione che attivando il sistema della coagulazione induce uno stato di ipercoagulabilità e li espone quindi a un alto rischio di trombosi.

Tale rischio esiste ed è presente per l’infezione da Coronavirus e si potrebbe pensare, supporre che anche un qualsiasi vaccino nel caso che scatenasse una fortissima infiammazione, in soggetti con difetti nei meccanismi di controllo della cascata coagulativa vi possano essere dei problemi.

I DATI



Il vaccino deve provocare infiammazione?
Qualsiasi sostanza estranea, indipendentemente dalla sua natura “infettiva”, tossica o meno, scatena un processo infiammatorio quando supera le barriere cutanee o mucosali.

L’infiammazione è come un segnale di allerta e allo stesso tempo un sistema di presentazione di quello che è estraneo al sistema immunitario adattativo (quello che produrrà anticorpi bloccanti il virus o cellule killer per le cellule infettate), quindi, l’infiammazione fa partire la reazione del sistema immunitario in questo caso contro il Sars-CoV2.

Contro la trombosi o l’infiammazione in generale si può fare l’eparina?
Non c’è nessuna evidenza scientifica che collega l’eparina alla prevenzione della trombosi data preventivamente a tutti i vaccinandi. Con l’eparina possiamo anche creare il problema opposto e provocare un’emorragia. Il sistema deve essere bilanciato. Anche l’eparina ha effetti collaterali e una persona può essere allergica a questo farmaco o provocare delle trombocitipenie.

L’Ema non ha escluso un legame con un particolare tipo di trombosi, cosa significa questo?
Non lo ha escluso perché è in corso la raccolta dati per consentire alla commissione che valuta gli effetti collaterali di rilevare se c’è un minimo di correlazione tra la trombosi atipica e il vaccino. Il fatto che non l’abbia escluso è una disquisizione semantica. Quando avremo raccolti i dati di 100 milioni di persone vaccinate con AstraZeneca si vedrà.

Nel foglietto illustrativo del vaccino la trombosi verrà indicata tra gli effetti collaterali?
La trombosi verrà indicata come rischio estremamente raro solo quando i casi saranno riconducibili alla vaccinazione. In presenza di effetti collaterali nel foglietto e nel consenso informato vengono riportati come eventi rari o molto rari: le informazioni sono aggiornate continuamente nell’ambito della sorveglianza detta di post marketing.

A chi soffre di malattie autoimmuni è corretto consigliare di fare l’eparina dopo il vaccino per prevenire il rischio trombosi?
Non c’è alcuna evidenza che confermi eventuali vantaggi dell’eparina contro gli effetti collaterali del vaccino, come ho già detto l’uso non bilanciato dell’eparina può provocare anche emorragie.

Mal di testa, dolore al petto o allo stomaco, affanno, gonfiore, i sintomi tipici della trombosi devono diventare un campanello d’allarme per i vaccinati con AstraZeneca?
Se compaiono dopo due o tre ore dal vaccino sì, ma se compaiono dopo una settimana è difficile collegarli al vaccino. Bisogna avere la capacità di distinguere: se corro e mi viene l’affanno è normale, se corro e mi viene l’affanno dopo il vaccino non può essere considerata una causa del vaccino. Di fronte ai sintomi che ha appena elencato bisogna sempre chiedere un consulto medico.

Cosa si sente di dire ai cittadini?
Li invito a valutare l’andamento del contagio, il numero dei casi che ogni giorno registriamo in regione dove c’è sempre meno posto per accogliere nuovi pazienti negli ospedali. Noi siamo vaccinati, l’abbiamo fatto sapendo che avevamo la possibilità di superare l’eventuale contatto con il virus che avrebbe potuto ucciderci. Rispetto al rischio di incorrere in una trombosi provocata dal vaccino, è più alto il rischio di entrare in contatto con il virus che, a sua volta, può provocare trombosi.




 

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