Vaccini, in Friuli Venezia Giulia ancora nessuna multa agli 8 mila no-vax

Ammende fino a 167 euro: per l’ok necessario un incontro tra i dg delle Aziende sanitarie. Già 350 piccoli esclusi dagli asili
Una bambina viene vaccinata in un ambulatorio della Asl di Napoli, in una foto d'archivio..ANSA / CIRO FUSCO
Una bambina viene vaccinata in un ambulatorio della Asl di Napoli, in una foto d'archivio..ANSA / CIRO FUSCO

In Friuli Venezia Giulia non decollano le multe ai no-vax. Dopo quattro rinvii, il rientro dalle vacanze dovrebbe finalmente vedere riunito il tavolo dei direttori sanitari delle Asl con i responsabili dell’Area salute e prevenzione per fare l’ultima conta dei trasgressori. Ma nessuna data è ancora stata stabilita. Intanto si calcola che in regione siano 8 mila i bambini e i ragazzi fino ai 16 anni non in regola con il calendario vaccinale; le famiglie rischiano un’ammenda di 167 euro. E sono 350 i piccoli allievi già esclusi dagli asili.

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In Regione non c’è fretta di fare scattare le sanzioni, il pensiero è che gli irriducibili non si metteranno in regola in ogni caso. C’è poi la volontà di procedere in maniera unitaria e di tenere basso il costo dell’ammenda. «È la cifra più bassa che potevamo deliberare – ha assicurato Paolo Pischiutti, dirigente dell’Area promozione salute e prevenzione della Regione –. Il range oscilla fra 100 e 500 euro e la Regione ha optato per il minimo. In questa fase gli uffici sono pronti, ma in attesa dell’incontro con i direttori delle Aziende sanitarie. Vorremmo fosse un provvedimento omogeneo a livello nazionale e regionale. La modulistica è pronta».

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La stima è che i bambini fra 0 e 6 anni non in regola con il calendario vaccinale siano 3 mila a fronte di una popolazione di 60 mila “under sei”. Solamente nei Distretti di Udine, Cividale e Tarcento senza profilassi ci sono 2 mila piccoli da 0 a 12 anni, di cui mille e 200 da 0 a 6. Se poi si allarga la forbice fino ai ragazzi di 16 anni, allora il campione in Friuli Venezia Giulia arriva a includere 8 mila fra bambini e adolescenti (in questo caso la fascia della popolazione fra 0 e 16 anni in regione assomma 165 mila persone).

Se ami tuo figlio, lo vaccini


Come accennato sono 350 i piccoli allievi esclusi dalle scuole materne. I dirigenti scolastici sono chiamati a firmare i decreti di esclusione, coordinati dall’Anp, l’Associazione nazionale dei presidi. «Chi non è in regola con le vaccinazioni da noi non entra – ha ammonito la presidente regionale dell’Anp, Teresa Tassan Viol –. Siamo sempre in contatto con i genitori dei bambini non in regola. Ma abbiamo dovuto procedere con i decreti di esclusione».

Anche la medesima presidente dell’Anp si è trovata a dover gestire due di questi casi: «C’è da sottolineare che il bambino non perde il posto, se cioè sarà messo in regola, allora potrà rientrare in classe – ha aggiunto Tassan Viol –. Ma abbiamo avuto diversi contatti con le famiglie dei no-vax per regolarizzare la protezione e qualcuno aveva anche chiesto appuntamenti all’Asl ai quali magari non si è presentato. Ma a un certo punto anche noi abbiamo dovuto dire “stop”».

Esiste però un margine di tolleranza. Se per esempio un bambino ha quasi completato la profilassi o mamme e papà hanno saltato per errore un richiamo, allora la scuola è propensa a non escludere il piccolo alunno. Le vaccinazioni obbligatorie sono e rimangono dieci, con il ministro Grillo, così com’era con il ministro Lorenzin. Varia la nuova possibilità di autocertificare, messa a punto per sgravare gli uffici preposti di parte del lavoro. «L’autocertificazione è una dichiarazione ufficiale di cui ci si assumono tutte le responsabilità – ha rimarcato Pischiutti –, per cui falsificarla non è una possibilità, almeno che non si voglia incorrere in un reato». In Friuli Venezia Giulia c’è l’anagrafe informatizzata, strumento che permette uno scambio di informazioni quasi automatico. In regione oltre il 90 per cento di bambini e ragazzi è in regola. «I genitori di questi bambini che hanno sanato le loro posizioni non devono fare nulla», ha avvertito Pischiutti.

Al momento la copertura per l’esavalente è vicina al 95 per cento e nelle classi di età dal 2015 in poi supera quella soglia. Il morbillo sconta qualche punto in più, ma prima dell’obbligo vaccinale eravamo all’81 per cento, abbiamo guadagnato oltre dieci punti e ora siamo fra il 92 e il 93 per cento.


 

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