Vajont in lutto, muore a undici mesi per un male congenito

Commozione nel Maniaghese per la scomparsa del piccolo Jonathan Barbariol. Il Comune: una tragedia che ci colpisce tutti
Una infermiera guarda un neonato in ospedale ANSA
Una infermiera guarda un neonato in ospedale ANSA

VAJONT. Ha suscitato enorme commozione nell’intero Maniaghese l’improvvisa morte di Jonathan Barbariol, il bambino di 11 mesi di Vajont deceduto martedì sera all’ospedale di Pordenone.

Il piccolo si è sentito male in casa nella mattinata di martedì. Dopo i primi soccorsi da parte del personale del 118 intervenuto sul posto, il bambino è stato trasportato d’urgenza nel reparto di pediatria del Santa Maria degli Angeli. Jonathan era nato il 4 luglio del 2014 e aveva subito manifestato dei problemi.

Tanto che i medici hanno disposto degli accertamenti autoptici e per il momento non sono stati ancora fissati data e ora del funerale. La scomparsa del neonato ha colpito duramente la famiglia, composta dal padre Lucio, la mamma Henrieta e la sorella maggiore che frequenta la prima media.

«Il paziente lamentava una serie di gravi criticità – hanno spiegato dal reparto di pediatria–. Era un bambino multiproblematico. Si trattava, da un punto di vista propriamente clinico, di un caso noto e molto impegnativo Jonathan era ammalato fin dalla nascita. La patologia pediatrica sta molto cambiando in questo periodo: ci stiamo facendo carico di pazienti molto più complessi rispetto a qualche anno fa. Il tasso di mortalità è sceso nel tempo ma residuano forme patologiche con postumi difficili da curare e da affrontare».

Nel frattempo sono tanti i conoscenti e amici che in queste ore si sono stretti attorno alla famiglia del piccolo, ben inserita a Vajont e nota anche nella vicina cittadina di Maniago. Sono soprattutto i genitori dei coetanei di Jonathan e dei compagni di scuola della sorellina che si stanno prodigando per rendere meno doloroso questo momento.

Solo qualche settimana fa il piccolo aveva partecipato con i congiunti alla festa degli alberi: è infatti tradizione del Comune regalare una pergamena di benvenuto ai nati dell’anno precedente, piantando un albero.

Da parte sua l’amministrazione ha definito «terribile e sconvolgente» l’accaduto e ha incontrato in municipio la madre del bambino. «Non ci sono parole quando avvengono fatti così tristi, purtroppo è un lutto che riguarda l’intera cittadinanza e che ci coinvolge moralmente», ha commentato il vice sindaco Virgilio Barman, ricordando che non è la prima volta che il paese deve affrontare eventi simili.

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