Valanga a Pramollo, sciatore muore travolto dalla neve. Sconsigliate le escursioni sul Lussari per due giorni

La vittima, un uomo di 56 anni, era in compagnia di suo figlio e di un amico quando ha deciso di abbandonare la pista per sciare in neve fresca. Poco dopo dal pendio si è staccata una piccola valanga, provocata probabilmente dagli stessi sciatori. L'allerta neve si estende anche al Lussari: la Protezione civile invita tutti ad astenersi dalle escursioni nelle Alpi Giulie

TARVISIO. Uno sciatore è rimasto vittima di una valanga, sulle nevi di Pramollo. È accaduto verso le 14, nella zona del Trogkofel, sul versante occidentale del polo sciistico. La vittima è un uomo di 56 anni, del distretto di Hermagor. Stava trascorrendo la giornata a Pramollo con suo figlio e un amico.

I tre stavano scendendo dal Trogkofel, in prossimità della “Speed-Strecke” (un tratto recintato di pista, attrezzato con cancelli di partenza e di arrivo per cronometrare i tempi di percorrenza), quando hanno deciso di abbandonare la pista per sciare in neve fresca. Una scelta azzardata, che è costata la vita al genitore. Poco dopo dal pendio si è staccata una piccola valanga, provocata probabilmente dagli stessi sciatori. Il padre è rimasto sepolto, mentre sono stati risparmiati i due ragazzi.

L’uomo era ancora in vita, ma in condizioni disperate, essendo rimasto sepolto per quasi un’ora, senza possibilità di respirare, non essendo riuscito a proteggersi il viso con le braccia per creare una specie di camera d’aria, mentre veniva investito dalla valanga. È stato caricato su un taboga e fatto scendere fino alla strada, dove era ad attenderlo un’ambulanza. È deceduto durante il tragitto all’ospedale.

ALLERTA SUL LUSSARI, SCONSIGLIATE LE ESCURSIONI

Il Soccorso alpino di Cave del Predil, vista l'eccezionale nevicata in corso, si affianca all'allerta diramato dalla Protezione civile e invita gli escursionisti e gli sci alpinisti ad astenersi dalle escursioni nelle Alpi Giulie, sia in campo aperto che nel bosco, lungo itinerari considerati semplici.



Nella tarda mattinata di venerdì 2 febbraio si è infatti staccata una valanga lungo il sentiero del Pellegrino che conduce al monte Lussari, nel punto compreso tra la Malga e il passaggio della seggiovia sopra il sentiero stesso, ad una quota di 1570 metri.

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La valanga è stata bonificata con il sistema Recco e con la ricerca Artva da due volontari del Soccorso alpino di Cave accorsi subito sul posto dietro segnalazione dell'accaduto.

Già questa mattina il sentiero del Pellegrino era continuamente percorso da escursionisti, soprattutto austriaci.

Tale sentiero viene erroneamente considerato sempre sicuro anche in condizioni di grande innevamento.

Come invece conferma il bollettino appena emesso dall'Ufficio valanghe della Regione, è perentoriamente sconsigliato effettuare escursioni in montagna, anche per i prossimi due giorni (sabato e domenica), perché il pericolo rimane ancora fermo al grado 4 della scala (che va da 1 a 5).

Il Soccorso alpino di Cave del Predil si è messo in contatto anche con i colleghi delle stazioni austriache di Arnoldstein e Villaco, che confermano anche per il monte Dobratsch, considerato erroneamente, alla stregua del Pellegrino, un itinerario privo di pericoli, il divieto di effettuare escursioni a piedi o con gli sci.


 

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