Valle Grotari è Riserva: nasce l’oasi faunistica

Il via libera dal consiglio regionale. Oltre 300 specie d’uccelli in un’area di 12 ettari. La soddisfazione di Marano: lo aspettavamo da anni. Si punterà sul birdwatching

MARANO LAGUNARE. Valle Grotari diventa la nuova Riserva naturalistica della Laguna di Marano e Grado. Il via libe della Regione è giunto nell’ultima seduta d’aula del consiglio. Giornata storica amministrazione comunale e ambientalisti, euforico Roberto Pizzutti del Wwf che si era battuto per salvarla quando nel 2011 era stata posta in alienazione per 2,5 milioni di euro.

Attualmente Valle Grotari è uno dei più spettacolari esempi in Fvg di come una piccola zona umida abbandonata (12 ettari circa) possa diventare uno straordinario bacino di naturalità e biodiversità. In quest’area (compresa in una Important Bird Area (Iba) e limitrofa al Sito di Importanza Comunitaria (Sic) e Zona di Protezione Speciale(Zps)) è stata segnalata la presenza di circa 300 specie di uccelli, tra cui 30 regolarmente nidificanti.

Tra le specie più importanti il cigno reale, l’oca selvatica, il falco di palude, l’airone rosso, il tarabusino, l’airone cenerino, la sgarza ciuffetto e la nitticora, il raro tarabuso e il variopinto basettino.

«Una notizia meravigliosa. È stata protetta un'area di estremo valore naturalistico – commenta il sindaco Devis Formentin – Ringrazio i consiglieri regionali che ci hanno creduto, in maniera trasversale. Che hanno accolto la richiesta dell'amministrazione comunale e dei cittadini. Un luogo di una bellezza naturale indescrivibile. Ora compito nostro valorizzarla». Infatti potrebbe diventare uno dei luoghi in cui praticare il birdwatching, un tipo di turismo in grande crescita.

A propotte l’istituzione della Riserva è stato il MoVimento 5Stelle, con il capogruppo Cristian Sergo: «Strumento fondamentale per la difesa e lo sviluppo turistico del territorio regionale. Il consiglio regionale ha approvato una norma, da noi presentata, che getta le basi per tutelare questa area che ha tra le sue finalità quelle di mantenere l’equilibrio ambientale e di proteggere la biodiversità.

Con questo provvedimento diamo una risposta concreta alle associazioni ambientaliste che da anni chiedevano la nascita della Riserva in questa parte della Laguna. E poi - aggiunge Sergo – diamo la giusta soddisfazione al Comune di Marano che lo scorso luglio aveva approvato la variante al piano regolatore F4-Zone di tutela ambientale di interesse agricolo paesaggistico e a dicembre una delibera con cui chiedeva alla Regione di approvare la riserva. Con questo strumento difenderemo un’area meravigliosa e unica del Friuli Venezia Giulia.

Le bellezze di questa riserva devono diventare un volano fondamentale anche per lo sviluppo turistico della nostra regione».

Come spiega una nota del Pd, «per il riconoscimento della Riserva c’è stato l’appoggio politico in consiglio comunale dei consiglieri Pavan e Regeni, e dell’ex assessore alla Pesca Giancarlo Dal Forno, che sentiti nel merito dalla consigliera provinciale Daniela Corso, su sollecitazione della Regione, hanno condiviso l’approvazione della norma che salvaguardia un’area importante di Marano».

Il sindaco Formentin conclude ricordando che Marano ora «ha ben tre riserve, un porto invidiabile, un centro storico piccolo ma suggestivo, tradizioni, pesca, usi civici: dobbiamo sentirci speciali». E ricorda «che il turismo negli ultimi tre anni è praticamente raddoppiato».

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