Valvasone omaggia il leggendario “diavolo nero” Tenni

VALVASONE. Il diavolo nero torna a Valvasone: a 110 anni dalla sua nascita, il borgo medievale omaggia il leggendario Omobono Tenni, motociclista trevigiano che fu il primo non britannico a vincere nel 1937 in sella a una moto Guzzi 250 il Tourist trophy nell’isola di Man, ancora oggi una delle gare più spettacolari al mondo.
Con quella vittoria confermò il suo soprannome, “The black devil” (appunto il diavolo nero), ma in verità era già da 10 anni che correva con successo in vari circuiti, tra cui proprio quello cittadino valvasonese, considerato tra le gare di punta a Nordest negli anni Venti del secolo scorso.
Tenni qui trionfò nel 1926 e per questa ricorrenza il Comune di Valvasone Arzene e la commissione epoca del comitato regionale della Federazione motociclistica italiana, assieme alla Pro Valvasone e al club Motociclisti Nordest, hanno organizzato una due giorni a tutto gas il 3 e 4 ottobre.
«Una figura pionieristica – ha spiegato il sindaco Markus Maurmair – dotata di grande coraggio. Partendo dalla sua vittoria a Valvasone riscopriremo e valorizzeremo in chiave turistica il passato motoristico del nostro borgo».
Ricco il programma. Sabato, alle 17.30, in castello sarà ricordata la figura di Tenni dal giornalista torinese Franco Daudo: dagli inizi come garzone a 14 anni in un’officina di Udine alle vittorie in Italia e all’estero (vinse due campionati europei) sempre sulle Moto Guzzi, sino alle incursioni automobilistiche alla Mille miglia e ai gran premi di Montecarlo e del Nurburgring in Germania.
Anche la sua vita finì in sella a una motocicletta. Il primo luglio 1948 morì durante le prove del Gran premio di Berna alla curva Eymatt, la stessa dove alcune ore dopo perse la vita pure Achille Varzi, altro grande protagonista tra le due e le quattro ruote.
A Tenni la Guzzi dedicò un monumento all’esterno della propria fabbrica e in sua memoria è stato intitolato lo stadio di calcio di Treviso. «Tenni fu un grande uomo – ha sottolineato Mario Leoncini del comitato motociclistico regionale – e il più grande motociclista italiano d’anteguerra».
Domenica la seconda parte della manifestazione. A partire dalle 8.30, in piazza Castello si ritroveranno i proprietari di moto da corsa fabbricate prima del 1960 per una mostra dinamica dei loro gioielli d’epoca. Infatti, mentre al mattino potranno essere ammirate nella piazza, nel pomeriggio le moto percorreranno un tracciato cittadino che celebrerà il vecchio gran premio di Valvasone.
In più in programma eventi collaterali come l’apertura alle visite del castello e la presenza di Robertino Zanon, acrobata motociclista che si esibiva nel famoso pozzo della morte portando grazie alla forza centrifuga la propria motocicletta a risalirne il muro.
A Valvasone con immutata maestria “danzerà” in sella a vecchie moto Indian degli anni Venti sui meno pericolosi rulli.
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