Variante “facile”, ma è scritta male e il Prg è bloccato
CORDENONS. Nulla di fatto, in consiglio comunale, per la variante 31 al piano regolatore generale. È saltata infatti l’adozione, per decisione unanime dell’assemblea, e giovedì il documento urbanistico ritornerà al vaglio della competente commissione consigliare.
Alla base del rinvio la presentazione da parte del sindaco Mario Ongaro di un “emendamento” alla variante stessa che ha richiesto diversi minuti di confronto, a porte chiuse, dei capigruppo consigliari. A stoppare le richieste del sindaco alla fine sono state le minoranze, assieme al presidente del consiglio, Riccardo Del Pup, e al gruppo Misto. «La procedura è sbagliata – ha poi spiegato Del Pup –, in quanto, dopo che la commissione si è espressa, si chiedeva un intervento sostanziale al piano regolatore, che questa variante non consente».
La variante 31, stando alla delibera di giunta che ne ha dettato le direttive, va esclusivamente a correggere errori cartografici e norme tecniche della generale numero 30, con l’obiettivo di rendere più chiare e veloci la sua interpretazione e applicazione. Ciò che si chiedeva invece, da quanto appreso, era di inserire in essa una modifica di destinazione dell’area in cui insiste l’asilo parrocchiale Santa Maria Bambina.
La questione era già stata chiarita dalla commissione, ma nonostante ciò è approdata in consiglio attraverso il sindaco. Non l’obbiezione alla richiesta in sé, ha portato il consiglio a far ripartire l’iter, ma piuttosto quella rispetto allo strumento utilizzato: questo a garanzia della trasparenza nell’utilizzo degli strumenti urbanistici.
«È necessaria infatti – ha riferito Del Pup – un’integrazione della delibera giuntale di indirizzo alla redazione della variante che consenta a quest’ultima di apportare modifiche sostanziali ed solo nelle are che già la variante generale ha individuato di interesse pubblico».
Lunedì l’esecutivo dovrà quindi deliberare questa integrazione alla delibera giuntale di indirizzo, giovedì la variante tornerà in commissione con l’emendamento proposto e dopo il 25 aprile, nella prima seduta utile, riapproderà eventualmente modificata in consiglio per l’adozione.
I tempi stretti sono stati dettati dalla stessa assemblea, che punta a evitare che si sblocchi presto l’impasse in cui da mesi si trova il settore urbanistico del Comune, che fa capo all’assessore Massimo Redigonda. Proprio la variante 31 dovrebbe rimediare alle difficoltà interpretative che incontrano gli uffici rispetto alla variante generale. Eppure quella che doveva essere una facile “variantina” sta incontrando più di un problema.
Mesi fa un’altra richiesta bocciata dalla commissione fu, anche in questo caso perché tutt’altro che puntuale, la modifica del tracciato della pista ciclabile disegnata dalla variante generale alle spalle di via Mazzini.
Avrebbe aperto la strada, come nelle intenzioni di Ongaro, a un possibile senso unico sulla stessa via. In consiglio invece è stata approvato, dopo essere passato in commissione, il recepimento delle osservazioni fatte dalla Regione nella variante 30. Il tutto dopo un anno dalla loro comunicazione al Comune.
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