Vendite fasulle su internet, i carabinieri scovano la rete di truffatori del Postamat

Individuati in sette, altre tre persone denunciate. L’Arma avverte: «Pagate solo con sistemi sicuri: contrassegno o Paypal»

sacile. Hanno provato a vendere l’automobile, la bicicletta e oggetti che non usavano più, tramite la rete. Hanno anche trovato dei clienti interessati, ma questi alla fine si sono rivelati dei truffatori. I carabinieri della stazione di Sacile hanno denunciato sette persone per la truffa del Postamat e altre tre sempre per truffe aggravate, legate allo shopping on line. Il comandante della stazione di Sacile, il luogotenente Alessandro Battistella, segnala che c’è un aumento di persone che si rivolgono al comando perché vittime di truffe di questo tipo. Ai cittadini un accorato appello a fare attenzione ai sistemi di pagamento utilizzati in rete.

truffa del postamat

I truffati, in questi casi, sono i venditori che, attraverso i più comuni siti specializzati, cercano di vendere degli articoli ormai inutilizzati. Alla loro proposta rispondo persone che anno finta di mostrare interesse all’acquisto. Quando si tratta di definire le modalità di pagamento, gli acquirenti propongono un metodo nuovo che spesso viene chiamato di “vaglia online”. Il venditore viene mandato allo sportello Atm delle poste per ricevere l’accredito sul proprio bancomat. Peccato che, quando il malcapitato inserisce la propria tessera e segue le indicazioni dettate al telefono dal finto compratore, invece di incassare denaro paga la controparte e, spesso, di una cifra maggiore a quella che avrebbe dovuto incassare perché la somma, il più delle volte, corrisponde al plafond giornaliero della carta della persona raggirata.

i denunciati

Le persone individuate dai carabinieri e denunciate per questa tipologia di truffa sono sette. Si tratta di: un marocchino di 29anni di Montecchio Maggiore (Vicenza) e di un italiano di 42 anni senza fissa dimora che, in concorso, hanno truffato un sacilese di 58 anni per mille euro ovvero la caparra concordata per la vendita di un’autovettura;un 54enne di Treviso che ha sottratto 2mila euro a un 46enne di Brugnera con la scusa di comprare una bicicletta per 600 euro; un 53enne di Avezzano (Aquila) che ha prelevato 150 euro a un 29enne di Sacile per la presunta vendita di un apparecchio per la cura del corpo; un 48enne di San donà di Piave (Venezia) e un bengalese senza fissa dimora, di 24 anni, che hanno sottratto 1500 a un 42enne da Sacile che aveva messo in vendita una bicicletta a 850 euro. E ancora: un 42enne di Manerbio (Brescia) che ha spillato 250 euro a un 25enne di Sacile nella trattativa per l’acquisto di una bicicletta il cui prezzo doveva essere di mille euro.

tv e playstation

Truffe ai danni di chi voleva acquistare dei beni on line hanno portato, invece, alla denuncia di altre tre persone: un giovane di 23 anni e una donna di 78, di Catania, che hanno incassato 400 euro per uno Smart Tv (messo in vendita su subito.it) che non è mai arrivato a Sacile a un signore di 51anni; un 32enne, questa volta di Messina, che ha raggirato un ventenne sacilese facendogli versare 200 euro per una playstation. Anche in questo caso, l’acquisto non è mai arrivato a destinazione.

i consigli

I carabinieri raccomandano di non utilizzare sistemi di pagamento sconosciuti «o dei quali non sia ben chiaro il sistema di incasso del denaro – rimarca il luogotenente Battistella –. È inopportuno recarsi a uno sportello Atm per ricevere l’accredito di denaro: le carte bancomat e postamat, per definizione, sono carte di debito». Gli strumenti sicuri sono invece i pagamenti in contrassegno o tramite paypall che garantiscono il risarcimento del denaro. —

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