Vendite on line Truffa del pellet: in 5 a giudizio

Si intestavano carte prepagate e incassavano il denaro ma non spedivano la merce Diverse offerte di legna da ardere in vista dell’inverno 

Legna da ardere, bancali di pellet e stufe venivano messi in vendita all’arrivo dei primi freddi su siti di compravendite on line. Ma quando gli ignari compratori versavano i soldi, si guardavano bene dallo spedire loro la merce. Cinque persone, tra cui due uomini residenti a Pasiano, sono accusati a vario titolo di truffa in concorso: il processo ha preso il via ieri di fronte al giudice del tribunale di Pordenone Piera Binotto.

I fatti risalgono all’autunno 2015. La procura ha inanellato una serie di vendite on line che i cinque hanno pubblicato su appositi siti con uno schema ricorrente: prima l’attivazione di una carta PostePay a nome di uno dei membri del gruppo, poi la pubblicazione dell’annuncio sul sito con un falso nome. Dopo il pagamento, però, la merce non arrivava mai a destinazione.

Gli imputati sono Lucas Mattias Zuliani, 32enne argentino residente a Pasiano, Emiliano Bordi, viterbese di 56 anni anch’egli residente a Pasiano, Matteo Masciaveo, pisano di 39 anni, Entoni Levac, 26enne umbro residente a Desenzano del Garda come anche Smeralda Bogdan, veronese di 31 anni. Sono difesi dagli avvocati Agostino Pavan, Michela De Marchi, Gianni Massanzana e Cinzia De Roia.

Tra le offerte che i cinque, in diversi momenti e intestando le carte prepagate una volta ad uno, una volta all’altro, pubblicavano su internet figuravano principalmente bancali di legna e pellet. La merce veniva messa in vendita a poche centinaia di euro – tre bancali di legna, ad esempio, costavano 540 euro, 77 sacchi di pellet 230 euro – usando nomi fittizi come Agostino, Enzo, Salvatore. In vendita c’erano anche oggetti come stufe a pellet, una impastatrice, un demolitore.

A cascare nella loro rete uomini e donne provenienti da varie zone d’Italia. Per Zuliani, Bordi, Levac e Bogdan, inoltre, l’accusa è anche di utilizzo indebito di carte di credito.

Ieri in tribunale ha preso il via il processo: l’udienza, in fase istruttoria, è stata rinviata al 22 aprile. —

V.V.



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