Veneto Banca offre 30 euro per azione

PADOVA. Veneto Banca pronta pagare gli “scavalcati” il 50% del valore delle azioni. Questa offerta riguarderebbe anche i soggetti privi dei requisiti soggettivi per l'offerta standard, ad esempio le società di capitali.
A riferirlo è l'associazione dei consumatori Aduc, che come per la BpVi, ha reso pubblico il contenuto dell'offerta dell'istituto di Montebelluna ai cosiddetti “scavalcati”.
Si tratta di azionisti che hanno registrato presso le filiali la volontà di cedere i propri titoli, ma che non sono soddisfatti perché sono stati “superati” da altri soci.
Secondo quanto comunicato nei mesi scorsi dall'istituto trevigiano a trovarsi in questa situazione sarebbero 150 clienti, mentre per BpVi sono 498. «Sono scavalcati non tutti i venditori ma solo quelli che effettivamente avrebbero venduto le azioni perché in quel momento il fondo acquisto azioni proprie sarebbe stato in grado di acquistarle - spiega l'Aduc -. Gli altri, quelli per cui non sarebbe in ogni caso avvenuta la vendita per mancanza di risorse economiche del fondo, sono destinatari dell'offerta standard».
Mentre la Popolare di Vicenza offre un ristoro fisso pari a 30 euro per azione, Veneto Banca offre il 50% del prezzo delle azioni. Se accettare o meno questa proposta, l'Aduc elenca delle ipotesi: «E' la banca stessa a dichiarare che l'azionista è stato scavalcato, quindi si ha la pressoché certezza di vincere un eventuale giudizio e incassare non il 50% ma l'intera somma che si sarebbe ricavata dalla vendita, oltre che agli interessi. Se si accetta, quindi, si incamera la metà di quanto spetterebbe ma la si incassa subito».
Per agire si ha a disposizione l'Arbitro per le Controversie Finanziarie Consob oppure, per somme superiori a cinquecentomila euro, la causa preceduta dal tentativo obbligatorio di mediazione. «Bisogna valutare anche le gravissime condizioni in cui versano - prosegue l'Aduc -, con il probabile ingresso dello Stato nel capitale. La cosa in sé non danneggia le vertenze legali, ma sussiste un seppur piccolo rischio che le due banche finiscano in risoluzione. A quel punto, non sarebbe possibile intentare alcuna vertenza».
Intanto BpVi si prepara a mettere sul mercato le obbligazioni garantite dalla Stato emesse il 3 febbraio. Secondo indiscrezioni avrebbe dato mandato a Banca Imi e Morgan Stanley per collocare una parte dei bond. Secondo Reuters l'operazione dovrebbe verosimilmente concretizzarsi la settimana prossima, con il pricing dei titoli e la determinazione della quota dell'importo totale da piazzare sul mercato.
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