Roma gemellata con l’Udinese, la Prefettura vieta l’ingresso agli ultrà: niente friulani a Venezia

La partita di domenica allo stadio Penzo non potrà essere seguita in presenza dalle tifoserie ospiti, almeno non da quelle che provengono dalla regione Lazio

La decisione era nell’aria già da qualche giorno, è arrivata la conferma ufficiale della Prefettura, con tutti i dettagli. La partita di domenica allo stadio Penzo non potrà essere seguita in presenza dalle tifoserie ospiti, almeno non da quelle che provengono dalla regione Lazio; non solo: per evitare che i biglietti vengano acquistati da altri ultras “amici” della curva giallorossa Ca’ Corner ha scelto di vietare la vendita anche nelle provincie di Udine e Pordenone.

Il divieto non riguarda solo il settore ospiti ma tutti i posti dello stadio, rendendo quindi impossibile per i residenti del Lazio e delle due provincie friulane ottenere l’accesso, a prescindere da dove accettino di sedersi.

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La partita di domenica, d’altronde, segue gli scontri di sabato scorso, quando il treno con a bordo i tifosi arancioneroverdi di ritorno dalla partita a Udine è stato bloccato da un assalto dei sostenitori della squadra rivale. I supporter di Udinese e Salisburgo avrebbero lanciato sassi contro i finestrini e obbligato i macchinisti a fermare il convoglio; poi sono volati fumogeni e cinghiate, in quello che è diventato forse il secondo tempo dei disordini già registrati il 30 ottobre, nelle vicinanze della stazione veneziana di Santa Lucia.

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Un gruppo di una cinquantina di ultras dell'Udinese, spalleggiati da numerosi supporter del Salisburgo, hanno assaltato il treno diretto a Venezia che riportava a casa i circa 1200 tifosi della formazione lagunare

In quell’occasione erano stati i lagunari a intercettare un gruppetto di tifosi friulani, prima che arrivassero ai binari: proprio a ridosso degli imbarcaderi Actv si erano sfilati le cinture e avevano colpito i supporter dell’Udinese, finendo per venire ripresi da qualche cellulare. L’agguato al treno di sabato, invece, si è risolto in maniera ben più spettacolare: quattro persone ferite e sei denunciate,

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I segni della violenza ultrà sul treno che riportava a casa i tifosi del Venezia

Questi episodi, così come quello che ha visto protagonisti proprio i tifosi romanisti, che il 30 settembre nella Capitale hanno aggredito alcuni veneziani, hanno quindi convinto la Prefettura a mettere in piedi un divieto particolarmente stringente. Resta però la preoccupazione che qualcuno possa provare comunque ad arrivare in laguna e, per questo motivo, la Digos veneziana mantiene altissimo il livello di guardia in vista di domenica.

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