Verde incolto e impianti fatiscenti vicino alla piscina dell’ex Sporting

Villa Primavera: negli anni belli accanto all’impianto per il nuoto c’erano ristorante, campi da tennis e calcetto. L’area degradata è della casa di cura Città di Udine. La direzione: no comment. Zuliani: bisogna fare qualcosa
Campoformido 21 Luglio 2015 degrado zona casa di cura città di udine © Petrussi Foto Press - Massimo Turco
Campoformido 21 Luglio 2015 degrado zona casa di cura città di udine © Petrussi Foto Press - Massimo Turco

CAMPOFORMIDO. Dalla nuova piscina Swim di Villa Primavera, in questi giorni presa d’assalto in cerca di ristoro dalla calura, guardando al di là del recinto che circonda l’impianto, viene in mente il romanzo “Il buio oltre la siepe”.

Davvero è misterioso come, fra il giardino che è Villa Primavera e le soglie di Udine, possa trovarsi un’area così, circa 25 mila metri quadrati, popolata da vegetazione incolta e manufatti fatiscenti.

Erano così anche i 20 mila - il resto dell’ex Sporting – recuperati grazie all’impegno del Comune di Campoformido e al finanziamento in team fra Regione e Ati Swim: pur con dettagli ancora da curare e con la piscina coperta da finire, il sito è di nuovo fruibile.

La metà abbandonata ai rovi è di proprietà della vicina casa di cura Città di Udine.

Negli anni belli dello Sporting comprendeva campi da tennis e calcetto, un ristorante. L’amministrazione della clinica, coinvolta, ai tempi in cui era sindaco di Campoformido l’attuale presidente della Provincia, Pietro Fontanini, in un tentativo andato a monte di ristrutturazione dell’ex centro sportivo, è ora silente.

Un silenzio ribadito, «no comment», dalla direzione della struttura sanitaria a ogni quesito anche interlocutorio.

Sono in molti a pensare che, pur nella crisi privata e pubblica, si possa porre rimedio al degrado.

L’ex sindaco Andrea Zuliani, testimone delle vicende successive al fallimento del project financing per cui doveva rinascere la piscina nell’area comunale e in quella del Città di Udine strutture destinate alla terza età e sanitarie, commenta: «Non si può lasciare un’area degradata in un contesto utilizzato dalla comunità, qualcosa bisogna fare: con la buona volontà e il buon senso non sono impossibili proposte sostenibili economicamente».

Fa così un appello perché chi ha idee si faccia avanti il consigliere delegato del sindaco Monica Bertolini. La quale pure assicura che le porte del Comune sono aperte a proposte fattibili.

Ha cercato contatti con l’amministrazione dell’ospedale? «Il presidente dottor Agosto era presente all’inaugurazione della piscina – riferisce la prima cittadina –. Per ora i contatti si limitano alle pratiche degli uffici per la gestione del verde quando interferente con la proprietà pubblica».

Rapporti di buon vicinato anche con Mattarollo, presidente Swim: «Ci hanno dato una mano in fase di cantiere per gli allacciamenti, di cui ringrazio».

Per il resto, tutto fermo. Serviranno tempi migliori. E proposte sostenibili.

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