Vertice con il Demanio Caserma Francescatto più vicina al Comune

CIVIDALE
L’ottima esperienza della riapertura della caserma Francescatto per il primo uso civile nella storia dell’ex sito militare, parzialmente trasformatosi in parcheggio durante le giornate del Palio di San Donato, induce l’amministrazione cividalese a confidare in un celere epilogo dell’iter per il passaggio del bene in disuso dal Demanio militare al Comune, che ha già pronto un piano di conversione e riutilizzo.
Il sindaco Stefano Balloch è peraltro ottimista: «Di recente – spiega – c’è stato un proficuo incontro con il direttore dell’Agenzia del Demanio Fvg, Fabio Pisa: abbiamo appreso che la procedura è ormai in dirittura d’arrivo. Speriamo dunque che nel giro di breve tempo, non oltre qualche mese, si riesca a chiudere l’accordo definitivo e l’ente locale possa così ottenere, finalmente, la proprietà del vasto complesso».
«L’operazione – conclude il primo cittadino – è complicata, ma tutti gli attori sono pronti a sbloccare la situazione, che l’amministrazione monitora costantemente».
Nel frattempo, promozione a pieni voti per la sperimentazione dell’uso del piazzale d’armi della Francescatto come area di sosta: tanto è stata proficua «che certamente – dichiara la vicesindaco Daniela Bernardi – si potrà prevedere repliche per il futuro, in occasioni d’alta affluenza in città».
«L’8° Reggimento alpini, che ci ha messo a disposizione gli spazi – aggiunge la titolare della delega al turismo –, ha dimostrato un’estrema disponibilità, garantendo anche la presenza di due militari all’ingresso per presidiare il contesto».
Ma c’è, osserva Bernardi, un altro dato che vale la pena rilevare all’indomani della prova generale della Francesctto in versione civile: «Il sito ha accolto pure visitatori arrivati da Treviso appositamente per rientrare nelle pertinenze della caserma. Si trattava di persone che alla Francescatto avevano fatto il servizio militare e che, saputo dell’apertura straordinaria, hanno voluto cogliere l’occasione per tornare in un luogo a loro caro, di cui conservano bei ricordi».
Non solo: anche qualche cividalese ha approfittato della circostanza varcando a piedi o in bici quel portone sempre chiuso per cogliere scorci interni del sito militare.
«Insomma: la caserma – conclude la vicesindaco – diventa a suo modo un’ulteriore attrazione turistica». —
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto