Vespisti tricolori sulle strade friulane tra Udine e Gemona
UDINE. Di solito il raduno delle vespe non coincide con una bella giornata di sole, ma quest'anno gli amanti delle due ruote sono riusciti a concludere il giro di 60 chilometri senza nemmeno beccarsi una goccia di pioggia. Solo una volta arrivati a Gemona, ultima tappa del tour, è arrivato il maltempo. Il settimo radunoè stato uno dei più frequentati degli ultimi anni, complice la bella giornata di sole. Alla partenza di piazza XX Settembre si sono presentate 450 persone da tutta Italia e persino dalla Croazia.
Tra i club fedelissimi, non potevano mancare quello di Montebelluna, Pordenone, Trieste e poi Spilimbergo, Portogruaro e Porcia. Per i croati, inoltre, il raduno di Udine è un appuntamento fisso, ma c'è chi è arrivato nel capoluogo friulano dopo aver percorso centinaia di chilometri. È il caso di una coppia, marito e moglie, di San Severo (provincia di Foggia), partita sabato mattina dalla Puglia e arrivata a Udine dopo un viaggio di 700 chilometri. I due, infatti, sono stati premiati dal vespa club Udine proprio per la distanza percorsa per arrivare al raduno.
Altri premi, coppe e bottiglie di vino con l'etichetta Vespa club Udine, ideate sette anni fa, sono stati assegnati al vespista più giovane, Cristian Ciacchi di Trieste e a quello più anziano, Renzo Liberale di 74 anni. «È stato un raduno riuscito – ha spiegato il presidente Maurizio Breda – sia per il numero di vespisti che ha partecipato, ben superiore agli scorsi anni, sia per il beltempo». Organizzare un raduno a fine aprile è sempre un po' un rischio, ma nonostante ciò, ogni edizione si ripete con successo.
«Ci dispiace solo non aver visto i nostri amici da Vicenza e Verona – ha continuato – scoraggiati alla partenza, visto che in Veneto il tempo era minaccioso». Il raduno friulano è andato più che bene e il giro di quest'anno ha visto la partenza da piazza XX Settembre, la prima tappa a Buja, al ristorante “Al Belvedere”, per un veloce ristoro dei vespisti e l'arrivo a Gemona, al ristorante Da Willy, dove ci sono state anche le premiazioni.
«Abbiamo saltato la tappa di Venzone perché eravamo in troppi – ha detto Breda – e non potevamo fermarci tutti in piazza, quindi abbiamo dovuto continuare il giro alla volta di Gemona». Durante il raduno e soprattutto alla partenza è stato possibile ammirare molte vespe originali degli anni '50 e '60 e alcune con sidecar, (il modello con il carrozzino per il passeggero).
«Il raduno è anche un'occasione per mostrare i modelli dei nostri soci, scambiarsi informazioni con altri intenditori – ha aggiunto Breda – e parlare della passione che ci unisce. Visto che abbiamo sempre molti ospiti da fuori regione, il raduno è anche un’occasione per mostrare il nostro territorio a chi viene da fuori». Info: www.vespaclubudine.com.
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