Via alla gara per costruire la Centralina sul Torre

Lusevera, saranno ricavati 800 mila euro l’anno; il sindaco: benefici anche a noi. Una lunga vicenda giunta fino in Cassazione per l’ottenimento della concessione

LUSEVERA. In periodi di crisi, arriva un segnale positivo per il futuro della comunità della Val Torre. L'amministrazione Marchiol si prepara infatti ad avviare l'iter finalizzato a realizzare una centrale elettrica a Vedronza, un investimento da 6 milioni di euro che potrà portare utili nella casse del Comune, entrate da non sottovalutare per un paese montano con 700 abitanti in un'epoca di frequenti tagli ai trasferimenti.

«A breve - spiega il sindaco Guido Marchiol - avvieremo il bando europeo per la progettazione, realizzazione di una centrale elettrica e sua gestione. Chiaramente, un Comune piccolo come il nostro non può assumersi l'onere di quel tipo di investimento e per questo abbiamo pensato di fare una gara, al termine della quale la costruzione dell'opera e la sua gestione per vent'anni sarà affidata a chi ci offrirà la maggiore entrata. Per un Comune di montagna delle nostre dimensioni, anche 100 mila euro in più in bilancio all'anno significano la salvezza, di questi tempi».

L'amministrazione comunale già nel 2007 aveva approvato il progetto preliminare: l'impianto idroelettrico sarà costruito nuovo dove un tempo era attiva la centrale progettata da Arturo Malignani, rimasta attiva fino all'epoca del sisma del 1976. Ora si punta a realizzare una struttura in grado di produrre 40 milioni di kilowatt/ora all'anno per un valore di circa 800 mila euro di energia.

«Naturalmente - spiega ancora Marchiol - non sarà realizzato un impianto grande come quello progettato allora da Malignani, anche perché oggi si usano turbine di dimensioni più ridotte, ma certamente in grado di permetterci di avere delle entrate in più da investire sul nostro territorio. Il progetto ha già ottenuto il via libera da parte della commissione regionale sull’impatto ambientale: chi vincerà la gara dovrà realizzare il progetto esecutivo che a sua volta tornerà in Regione, la quale darà la concessione. Se tutto va bene, per il 2016 l'impianto potrebbe essere attivo».

Per il sindaco, si tratta di un percorso lungo iniziato 14 anni fa e che ha seguito anche durante l'amministrazione precedente da vice sindaco: è stata una causa arrivata anche in Cassazione, che ha visto coinvolto sia il Comune che Amga per l'affidamento della concessione, ad aver allungato di molto l'iter per la realizzazione dell'opera.

Alla fine l'autorità giudiziaria ha riconosciuto all'amministrazione il diritto di ottenere la concessione, e in queste settimane si giunge finalmente all'avvio del bando di gara per un impianto che, una volta realizzato, potrà dare sollievo a chi amministrerà il centro della Val Torre nella sfida sempre più difficile di offrire servizi efficienti per mantenere la presenza della gente in montagna.

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