Via gli alpini da Tolmezzo? La tv se lo scorda
TOLMEZZO. C’è delusione in Carnia per il limitato spazio concesso ieri dal programma di Raidue “Divieto di sosta” allo scottante tema della chiusura della caserma Cantore, a Tolmezzo, rimasto purtroppo piuttosto inesplorato nelle sue importanti implicazioni a favore di altri temi e territori italiani.
Ha invece suscitato numerosi apprezzamenti, compresi quello del sindaco, Dario Zearo, e del consigliere comunale Mauro Biscosi la testimonianza della moglie di un militare del Terzo Reggimento Artiglieria da montagna che ha espresso l’intenzione di rimanere con la sua famiglia a vivere in città, anche se il reggimento sarà trasferito: sarà il marito a fare da pendolare dalla caserma di destinazione. E così altre famiglie.
Di fronte alle conferme sul trasferimento del Terzo, con la conseguente chiusura della Cantore, dal capoluogo carnico si intraprendono intanto varie azioni per scongiurare la temuta perdita. Accanto ai diversi contatti avviati a livello politico e militare anche a Roma dal sindaco Zearo, assieme al quale si è attivato il presidente provinciale della Confcommercio Giovanni Da Pozzo, si muove anche il presidente del circolo del Pd di Tolmezzo, Roberto Trevisan: «Il Terzo Reggimento Artiglieria da montagna – osserva - è caro a tutti noi perché parte della nostra storia ma assicura anche all’intera comunità tolmezzina, e non solo, un sostanzioso contributo economico con la presenza degli artiglieri e delle loro famiglie.
Abbiamo già sensibilizzato – assicura Trevisan - il governo regionale e i nostri rappresentanti in Parlamento affinché si adoperino con tutta la loro forza e la loro capacità di convinzione per far cessare e per impedire questo stillicidio di “risparmi” che mettono in serio pericolo il tessuto sociale e alla lunga anche la sopravvivenza stessa della comunità civile della montagna. Faremo di tutto, assieme a tutte le persone di buona volontà, per impedire che se ne vadano da Tolmezzo pezzi della nostra storia e fonti di risorse per la nostra economia».
Zearo esprime la sua gratitudine alla moglie del militare intervenuta ieri alla trasmissione “Divieto di sosta”. «È la testimonianza – dice il sindaco – e la conferma del legame tra il Terzo, le famiglie di questi militari e la nostra città. Apprezzo molto questa scelta. Ovviamente mi auguro che il Reggimento rimanga, ma mi fa piacere che questa signora, che ritengo abbia parlato a nome anche di altre famiglie di militari, abbia comunque deciso di rimanere con la sua famiglia qui. Leggo nella sua decisione l’attaccamento alla nostra terra». Plaude alle dichiarazioni della donna anche il consigliere comunale Mauro Biscosi, convinto che la partita per mantenere il Terzo non sia del tutto persa.
E chiede un tavolo tra Regione, Stato-Forze srmate e Comune per affrontare il tema della ristrutturazione di una delle due caserme in città per renderla idonea alle esigenze del Terzo. Ricorda che anni fa si parlò di un impegno di dieci milioni che la Regione avrebbe supportato per l’intervento, in cambio della cessione di palazzo Linussio e di altri immobili.
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