Via il limite dei 200 metri e obbligo di mascherine e guanti: ecco le nuove misure volute da Zaia

Il governatore del Veneto: corsetta da soli e nelle vicinanze di casa. "Atto di fiducia verso i cittadini"
"In queste ore, all'esterno dei Pronto Soccorso di vari ospedali, stiamo allestendo delle tende specificamente attrezzate che possono essere estremamente utili per molte necessità . Siamo sul pezzo. Già adesso disponiamo di strutture come queste per un totale di 900 posti, che mettiamo in campo, prevedendo anche il peggio, per fungere da polmone di sfogo in caso di arrivo di molti pazienti". Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. ANSA
"In queste ore, all'esterno dei Pronto Soccorso di vari ospedali, stiamo allestendo delle tende specificamente attrezzate che possono essere estremamente utili per molte necessità . Siamo sul pezzo. Già adesso disponiamo di strutture come queste per un totale di 900 posti, che mettiamo in campo, prevedendo anche il peggio, per fungere da polmone di sfogo in caso di arrivo di molti pazienti". Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. ANSA

Obbligo di mascherina, guanti e gel igienizzante e per uscire dalla propria abitazione non ci sarà più il
limite di 200 metri da casa per le attività motorie: basterà restare in prossimità dell’abitazione. Tutti gli approfondimenti sul tema sul Mattino di Padova.

Sono alcune delle misure contenute nella nuova ordinanza illustrata dal presidente del Veneto, Luca Zaia, che sarà in vigore fino al 3 maggio. Chi ha una temperatura sopra i 37,5 gradi non potrà uscire di casa. Il governatore ha spiegato che aver tolto il limite dei 200 metri «è un atto di fiducia verso i veneti», ma comunque le attività motorie dovranno essere limitate a un’area vicina al luogo di residenza o domicilio e vanno svolte sempre singolarmente.

Il bollettino della giornata: in Fvg superati i 200 morti, due decessi in casa di riposo a Castions di Zoppola

«Per ogni spostamento fuori dalla propria abitazione è obbligatorio indossare mascherine e guanti», ha aggiunto. Quanto alle feste del 25 aprile e del primo maggio viene ribadito che sarà possibile fare picnic solo all’interno di proprietà familiari e con i parenti conviventi.

Queste le novità principali elencate dal presidente: 

1) Chiusura per gli esercizi commerciali la domenica, i giorni festivi, il 25 aprile e 1 maggio

2)  Confermata l’attività a cielo aperto dei mercati, non solo alimentare, con anche possibilità di banchi per negozi dei bimbi. Tutti dovranno mantenere la distanza di due metri, e indossare mascherina e guanti (o avere geligienicizzante a portata di mano)

3) Uscita da casa per motivi indifferibili solo con mascherina addosso (o altro mezzo idoneo a coprire naso e bocca) e guanti (o disinfettante igienico). Da soli, per fare la spesa e con bimbi piccoli solo se a casa non c’è nessuno che li tiene. Sempre mantenendo dagli altri la distanza sociale di 2 metri. "Non si esce di casa se non per i motivi indifferibili di sempre".

4) Vietata l’uscita di chi ha temperatura sopra i 37,5 gradi: "E' un reato, se si viene fermati dalla polizia".

5) Nei giorni del 25 aprile 1 maggio i pic nic all’aperto solo nella proprietà privata e nel nucleo familiare residenti: “Non avventuratevi ad organizzare barbecue, grigliate con ospiti, perché sono illegali. Non invitate amici, parenti, vicini: solo la famiglia e solo nel vostro terrazzo o giardini privato”. 

6) Ammesso lo spostamento con ogni mezzo per l’assistenza al parto: "Si può assistere alla nascita dei figli".

7) L’attività motoria è individuale e deve svolgersi in prossimità: “Ho tolto i 200 metri, atto di grande fiducia per i veneti e i giovani, il nostro faro. Significa che posso camminare o correre per sgranchirmi le gambe, non per prepararmi alla maratona". Sempre obbligatoria la mascherina

8) Distributori automatici permessi solo all’interno degli uffici per acqua, latte, prodotti farmaceutici e parafarmaceutici,: “Non caffè e chiacchiere al distributore”

9) Gli esercizi di ferramenta, fotografia, elettronici devono essere chiusi la domenica e i giorni festivi

10) Per le imprese e in tutti i punti vendita, sia nell’area esterna, sia in quella interna , mascherine e guanti per tutto il personale e chi li frequenta. Nei supermercati la coda va fatta fuori, a 2 metri di distanza l'uno dlal'altro,con  mascherina e guanti (o gel igienicizzante). Che naturalmente si dovranno indossare anche all'interno.

11) Ammessa somministrazione alimenti e bevande esclusivamente a domicilio

12) Tutte le attività commerciali , incluse bancarie e assicurative, devono essere espletate nel rispetto per il dipendente del protocollo. Va rispettato l’accordo con le parti sociali.

13) Nell’attività bancaria, anche di Poste italiane Spa, studi professionali e assicurazioni, accesso su appuntamento ove possibile. Uso della mascherina anche nelle banche

14) La vendita al dettaglio di vestiti per bambini e neonati, l'apertura di cartolerie e librerie è valida esclusivamente nei negozi dedicati e solo due giorni alla settimana. Non nei centri commerciali.

15) Controllo della temperatura in tutte le aziende, con obbligo di allontanamento in isolamento fiduciario, se superiore ai 37,5 gradi,

16) Permesso con ogni mezzo di trasportare i rifiuti agli ecocentri

17) Concessa manutenzione aree verdi e aree in concessione: "Sono le spiagge", spiega Zaia

Resta valida l'ordinanza che obbliga mascherina e guanti nei mezzi di trasporto.

 

«L’emergenza non è finita», ha insistito Zaia nella conferenza stampa dalla sede della Protezione Civile di Marghera, oggi lunedì 13 aprile, in cui ha ricordato che non spetta alla regione riaprire le aziende. «L’ordinanza che ho firmato mi impone di dire che non deve essere vissuta come la fine dell’emergenza».


«Abbiamo 245 persone in terapia in terapia intensiva e 1.427 pazienti ricoverati - ha sottolineato il governatore - «se questi numeri non scendono, o peggio ancora si alzano, bisogna andare giù pesanti». «La prima cura al coronavirus siamo noi e i nostri comportamenti irresponsabili aumentano la diffusione del virus», ha aggiunto sottolineando poi che, anche a Pasqua,  «i veneti si sono dimostrati un popolo eccezionale e responsabile  e dai dati ne viene fuori che abbiamo ridotto gli spostamenti del 50%».

Certo, le abitudini dovranno cambiare. «La mascherina diventerà un nostro accessorio - ha aggiunto Zaia -. È con il buon senso che si vince: evitiamo di riempire di riempire percorsi naturalistici della zona. Bisogna fare una passeggiata? Sì, ma in sicurezza e da soli Il più grande errore è abbassare la guardia».

 

Argomenti:coronavirus

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto