«Via Portanuova, la strada dei mestieri»

Proposta di Cumini (Confcommercio) per trasformare il cantiere del parcheggio in un’opportunità di rilancio del centro di Udine 
Udine 18 Ottobre 2011. Stabili in vendita in Via Porta Nuova. Telefoto Copyright Foto PFP
Udine 18 Ottobre 2011. Stabili in vendita in Via Porta Nuova. Telefoto Copyright Foto PFP

UDINE. «Trasformiamo il cantiere di piazza Primo maggio in un’opportunità per via Portanuova trasformandola nella strada dei mestieri». I commercianti provano a ribaltare i disagi derivanti dalla costruzione del parcheggio interrato che richiede diverse limitazioni al traffico, tra le quali il divieto di accesso delle auto in via Portanuova per tutta la durata dei lavori (550 giorni), in un valore aggiunto per rilanciare il centro storico e in particolare la strada dove, a loro avviso, con il contributo del Comune e della Confartigianato, si potrebbero utilizzare le casette della Banca d’Italia, abitate fino a poco tempo fa dai meno abbienti, in botteghe artigiane.

Ad avanzare la proposta è Andrea Cumini, vicepresidente dei giovani imprenditori di Confcommercio provinciale e operatore economico di via Portanuova, in previsione dell’incontro pubblico che il sindaco Furio Honsell ha assicurato di voler organizzare entro settembre. In quel contesto, Cumini avanzerà la proposta ben sapendo di trovare la disponibilità di diversi attori ad attuarla. L’unico punto interrogativo resta quello della disponibilità delle casette della Banca d’Italia visto che rientrano nel lotto patrimoniale che l’istituto intende dismettere. Considerato però che la prima gara è andata deserta non è escluso che la stessa Banca d’Italia possa collaborare all’iniziativa.

L’idea di Cumini parte dalla valorizzazione dei lavori aggiudicati all’impresa Vidoni e quindi del cantiere «per continuare a sfruttare via Portanuova, fondamentale ingresso verso il cuore della città, anche durante la costruzione dell’opera. Fermo restando – aggiunge – che contiamo sul minor tempo possibile di ruspe in azione». Il rappresentante di Confcommercio sollecita quindi il Comune a collaborare per un’operazione di “calamita”. «In via Portanuova – osserva – ci sono alcuni edifici utilizzati in passato dall’amministrazione che potrebbero essere sfruttati come botteghe artigiane per realizzare una sorta di “strada dei mestieri” che, attraverso una mirata azione informativa, invoglierebbe cittadini e turisti a continuare a entrare in centro da piazza Primo maggio. Credo che un’iniziativa del genere potrebbe essere supportata, assieme a Confcommercio, anche da Confartigianato». In questo modo, la strada assumerebbe una propria identità commerciale e culturale.

Cumini avanza questo progetto perché l’impresa Vidoni «non sottovaluta il disagio che aziende consolidate si troveranno ad affrontare nei prossimi mesi a seguito dell’avvio dei lavori ed è pronta a dare una mano a progetti che possano fare del cantiere un fattore di attrattività». Di qui la proposta: «Proprio nella zona dei lavori – aggiunge l’esponente di Confcommercio –, naturalmente previo benestare del Comune, si potrebbe realizzare una sorta di infopoint che indichi che da quella via si può accedere alle parti più belle di Udine. In sostanza, i lavori non dovranno essere un deterrente all’accesso in città».

Non ultimo, Cumini pensa anche a un intervento della Regione che possa dare ossigeno alle imprese in difficoltà «con forme agevolate di accesso al credito. I Confidi sono in grado di fare da garante molto professionale a un’operazione di questo tipo».

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