Via Sarpi, festa in toni minori FOTO

Udine, ancora tanta gente e musica nei locali, ieri sera, ma nel segno della moderazione
Udine 28 agosto 2013 Via Paolo Sarpi. Appuntamento con la lettura proposto dalla libreria UBIK. © Foto Petrussi Foto Press / Ferraro Simone
Udine 28 agosto 2013 Via Paolo Sarpi. Appuntamento con la lettura proposto dalla libreria UBIK. © Foto Petrussi Foto Press / Ferraro Simone

UDINE. In toni minori, ma sempre festa è stata. Ieri sera il Mercoledì dei Sarpi, il secondo “silenziato” dopo il sequestro dei palchi e delle attrezzature musicali disposto dal gip a seguito dell’esposto presentato in Procura da una quarantina di residenti, è cominciato con una provocazione.

«Mi chiedo se ci saranno rilevazioni sulla rumorosità anche nel primo giorno di Friuli doc e se poi metteranno i sigilli a tutto il centro storico», ha esordito Nicola Skert, istrionico scrittore trapiantato in città, presentando l’aperitivo letterario della kermesse organizzato dalla libreria Ubik di via Mercatovecchio.

Accanto a lui, e alla moderatrice e giornalista Valentina Viviani, alcuni scrittori di Sugar Pulp, movimento nato a Padova e pronto a mettere radici anche in terra friulana grazie a Pierluigi Porazzi, Stefano Caso e lo stesso Skert. Si sono ritrovati con uno dei fondatori del movimento, Matteo Strukul, a un tavolo allestito davanti al bar Qb. Il palco, utilizzato negli altri incontri e per le esibizioni musicali, è ancora sotto sequestro in attesa dell’udienza del 19 settembre al tribunale del Riesame.

Anche tra il pubblico dell’incontro e la gente che alla spicciolata accorreva lungo via Sarpi non è mancata l’ironia. «Guarda – diceva un ragazzo mostrando un’applicazione sul cellulare – anche le campane della chiesa stanno sforando il limite degli 80 decibel. Chissà se domani sequestrano anche quelle».

La musica, nonostante tutto, c’era. E nei locali si è suonato e ballato: al bar Glass e all’osteria “Tagliato col coltello” i Fandango hanno suonato senza amplificazione, mentre nello stand all’esterno si serviva il “Cinico”, un particolare liquore alla cannella. Al bar Madrid, invece, si sono esibiti “The SoulMates”, un gruppo di musicisti friulani che avrebbe dovuto suonare già la settimana scorsa.

Nel vicino Ars Bibendi ha animato la serata il trio composto da Dasy, Filippo e Amos. Fuori dai locali, intanto, la gente continuava ad arrivare: chi per un panino, qualcuno per una passeggiata con i bambini, altri per dare un’occhiata ai quadri del pittore Oscar Francescutto. In mezzo a tanti, anche il volto sorridente dell’assessore Enrico Pizza, a godersi la serata come tutti gli altri, senza “mission” istituzionali.

A tirare le fila Rudi Carrara, titolare del bar Glass e portavoce della manifestazione. «Dopo le oltre 1.100 firme di solidarietà consegnate in Comune - dice - penso che il segnale sia arrivato. Siamo qui e vogliamo far di tutto per rispettare le leggi e il regolamento che ci siamo auto-imposti: stop della musica alle 23 e chiusura della mescita all’una».

E così, come nelle altre serate, è stato. In toni minori, forse, ma con la voglia di ritrovarsi anche la settimana prossima, per l’ultimo mercoledì dei Sarpi di quest’estate.

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