Via Villa d’Arco: torna la polemica dopo gli incidenti

Due scontri in poche ore, distrutta anche una cabina Enel Lisetto: «La strada è pericolosa, i Velo ok così non servono»
Di Milena Bidinost

CORDENONS. Due incidenti stradali in poche ore, tra mercoledì sera e ieri mattina, a pochi chilometri di distanza, rinfocolano la polemica sulla sicurezza in città.

In particolare il secondo, avvenuto in via Villa d’Arco, alle 7, all’altezza del civico 76: uno scontro tra due auto, senza feriti gravi, che ha finito per distruggere una colonnina dell’illuminazione pubblica. I tecnici dell’Enel già in mattinata hanno sostituito dei contatori danneggiati, uno relativo alla pubblica illuminazione e due relativi ad altrettante abitazioni. Ci sono stati danni anche alla ricezione dell’abitazione.

Il primo incidente si è verificato invece mercoledì, alle 22.45, all’incrocio tra via Villa d’Arco via Maestra e via 1º maggio, tra altri due veicoli per un mancato rispetto del sesemaforo. Per quanto riguarda il “botto” in via Villa d’Arco le dinamiche sono al vaglio degli inquirenti, ma i cittadini tornano a tuonare contro il problema dell’alta velocità su un’arteria già finita per questo al centro di una petizione.

I residenti lamentano da anni la sua pericolosità. Quello di ieri è stato il terzo incidente a cui hanno assistito solamente negli ultimi quattro mesi e la polemica fa ancora più eco ora che, da due giorni, nella via è comparsa la colonnina del Velo ok. «La strada è pericolosa perché la gente corre troppo – sbotta il consigliere comunale Moreno Lisetto (Pd) – e mi chiedo come si fa a posizionare un unico Velo ok, a poche centinaia di metri dall’incrocio con via Maestra, lasciando scoperto tutto il resto della strada. È inutile e in questo modo si buttano via i soldi pubblici e non si risolve il problema. Avrebbe più senso mettere due colonnine, una a nord e una sud per costringere gli automobilisti a rallentare».

Lisetto non è la prima volta che interviene sul tema della sicurezza di quest'arteria stradale: ha fatto sua, anche in consiglio comunale con un ordine del giorno, la petizione dei cittadini che chiedono all'amministrazione più interventi. «Non discuto – dice – la decisione di ricorrere al Velo ok, ma il suo posizionamento. Uno solo significa che, superatolo, le auto che salgono verso Villa d’Arco continueranno a correre e proprio nei tratti più pericolosi». La situazione è uguale in tutte le altre vie individuate dall’amministrazione comunale e nelle quali in questi giorni sono comparse le colonnine arancioni: le San Giovanni, Cesare Battisti, Martiri della Libertà, Villa d’Arco, Foenis e via Pasch. Il loro posizionamento è stato deciso da tecnici qualificati, ma il Comune ha dovuto fare di necessità virtù. «Abbiamo comprato – dice il sindaco Andrea Delle Vedove – tante colonnine quante ne consentiva il bilancio, altre ne acquisteremo in futuro».

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