Viaggi e rimborsi: ecco il dossier sulle spese e sulla gestione dell'Orchestra Fvg

Il Soprintendente e l’assistente (sua ex compagna) percepivano fino a 2.500 euro di rimborsi al mese oltre allo stipendio

Il pasticcio che ha portato alla chiusura dell’orchestra Mitteleuropa inizia nel 2015 con la costituzione dell’associazione di diritto privato che la Regione guidata dalla giunta Serracchiani, affida al soprintendente Massimo Gabellone. Un musicista capace, lo riconoscono in molti, e un manager che autorizza a se stesso e alla sua assistente, ed ex compagna di vita, i rimborsi spese mensili. Cifre che complessivamente – come si legge nel dossier inviato in Regione dal sindaco di Palmanova, Francesco Martines – «nel 2016 raggiungevano 2.500 euro al mese e duemila l’anno successivo». Sommate agli stipendi arrivavano a «95 mila euro l’anno» per Gabellone, e a «45 mila l’anno per la sua assistente», Patricia Turicchia.

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Il comune di Palmanova è l’unico socio pubblico dell’associazione. All’orchestra concede, a titolo gratuito, la sala prove, gli uffici e il teatro per garantire alla comunità 5/6 concerti all’anno. Quattro anni fa l’allora assessore regionale, Gianni Torrenti aveva bisogni di spazi liberi dove trasferire l’orchestra nata al teatro Giovanni da Udine, e ha chiesto aiuto a Martines. Sindaco e assessore sono entrambi iscritti al Pd. Questo fatto non impedisce a Martines di “denunciare” «il percorso sofferto» che ha scoperto da componente del consiglio direttivo. Il dossier inviato alla Regione è datato 28 dicembre 2018.





In sette pagine indirizzate al presidente della Giunta regionale, Massimiliano Fedriga, e all’assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli, il sindaco di Palmanova ricorda «il perenne conflitto tra il soprintendente, gli orchestrali e gli amministrativi». Lo fa per evidenziare che «il soprintendente, caso unico al mondo, ha un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato». Al soprintendente, continua, «vengono conferiti pieni poteri nella strategia e nella gestione dell’orchestra che lui fa valere ogni qualvolta si cercherà, con vari ordini di servizio, di ridimensionare questo suo “strapotere”».

IL DOSSIER MARTINES IN BREVE

  1. L'orchestra vive un perenne conflitto tra soprintendente, orchestrali e amministrativi
  2. Il soprintendente, cosa unica al mondo, ha un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
  3. Nel 2016 al soprintendente vengono conferiti pieni poteri nella gestione

     

Martines si sofferma sui costi annui del soprintendente (95 mila euro), della sua assistente (45 mila euro), aggiunge quelli dell’addetto alla comunicazione, Sandro Sguazzin, che «a tempo ridotto costa 28 mila euro, con tante ore di straordinario e dei circa 50 orchestrali: 500 mila euro l’anno, mediamente 10 mila ciascuno». Snocciolati i numeri, il sindaco di Palmanova sottolinea che i rimborsi spese del soprintendente «in pieno conflitto d’interessi sono autorizzati dallo stesso soprintendente».

Colui che – si legge nel dossier – «mal sopporta l’attivismo del Consiglio direttivo presieduto da Mauro Maur, secondo il quale la necessaria riorganizzazione avrebbe dovuto portare a un riequilibrio dei poteri e a meno conflitti. Il nuovo direttivo voleva controllare l’attività dei dipendenti e vigilare sui costi». L’approvazione del bilancio 2017 viene rinviata per approfondimenti dopo aver definito il regolamento per la gestione delle trasferte e ridefinite le deleghe al soprintendente a suo tempo congelate. Maur si dimette ed esce anche dalla compagine socetaria.

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Il consiglio direttivo

La conflittualità è tale che Martines, in periodo preelettorale, si sente in dovere di informare sulla situazione la presidente Serracchiani e l’assessore Torrenti, ma non trova riscontri. Intanto, lo si apprende sempre dal dossier, lascia il Consiglio direttivo anche il giornalista Piero Villotta che resta socio, mentre Cristiano Degano esterna le sue perplessità assumendo la presidenza prima dell’elezione di Franco Calabretto. Il bilancio 2017 passa corredato dai pareri sulla regolarità dei rimborsi spese richiesti dal Direttivo.

Il nuovo Consiglio, scrive ancora Martines, decide di avviare un procedimento disciplinare nei confronti del Soprintendente, di riorganizzare la struttura e le responsabilità attribuite, lasciando al soprintendente la supervisione dell’area commerciale. Arrivano anche le dimissioni di Degano che recede da socio e di Alan Manier, l’artista francese presente alle sedute via Skype. Il Direttivo non ha più il numero legale, alcuni dipendenti segnalano situazioni di disagio ai Carabinieri di Palmanova. Il 26 novembre viene eletto il Consiglio direttivo in carica presieduto dal commercialista, Fabio Steccherini, da uno psichiatra e da Stefano Beltramini, il rappresentante del gruppo Bardelli.

«Nell’associazione privata che utilizza ingenti risorse e strutture logistiche pubbliche gratuitamente viene estromesso – recita il dossier – l’unico rappresentante di un ente pubblico». Il sindaco di Palmanova, il Comune tutt’ora socio dell’associazione, spiega di essere rimasto al suo posto «per senso di responsabilità, per salvaguardare i posti di lavoro degli orchestrali: ho immaginato – conclude – che la ragionevolezza potesse avere il sopravvento perché considero la Mitteleuropa orchestra a Palmanova un valore aggiunto per la città».

«L’orchestra è sempre stata un problema, ereditammo una situazione complicata con cause in corso. L’abbiamo indirizzata verso una gestione autonoma, ma le cosse sono andate come sono andate». L’onorevole Debora Serracchiani, già presidente della Regione, ricorda che «l’operazione è stata seguita da Gianni Torrenti. E l’ex assessore non manca di far notare che all’orchestra trovata chiusa da sette mesi, ha «lasciato un’orchestra con 50 persone assunte a tempo indeterminato e 50 contratti in essere. Visti i precedenti era un risultato straordinario».

Torrenti auspica infatti che la Regione possa fare un passo indietro per garantire i posti di lavoro agli orchestrali che ora si trovano senza stipendio e con la certezza che il prossimo 31 luglio saranno licenziati. «Il pagamento – conferma il segretario provinciale della Uil comunicazioni, Paolo Battaino – non è avvenuto. Ce l’ha comunicato il presidente Steccherini». Torrenti non entra nel merito della gestione: «Se le cose non sono state fatte bene – aggiunge – se ne assumerà la responsabilità il Consiglio direttivo che decide a maggioranza. Il soprintendente, i musicisti e i direttori fanno quello che dice il Direttivo».

Secondo Torrenti l’emendamento votato lo scorso aprile dal Consiglio regionale con l’astensione del Pd, «è stato fatto con una leggerezza inaudita: non si possono lasciare sulla strada 50 persone». E ancora: «L’emendamento, che non è stato discusso in commissione, è stato scritto male». L’ex assessore si chiede infatti: «Come fa un’associazione ad anticipare le spese per saldare i dipendenti prima di incassare il contributo?». Entro il 31 luglio il Direttivo deve liquidare il personale con i 350 mila euro messi a disposizione dalla Regione. Gli altri 2 milioni distribuiti sul triennio saranno trasferiti alla nuova associazione partecipata dalla Regione e dai comuni di Udine, Pordenone, Gorizia, Trieste, Palmanova e Monfalcone.

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