Viaggiavano su una finta auto dei carabinieri

Denunciata una coppia di austriaci. Sequestrata la “gazzella”, che era stata verniciata e resa quasi identica all’originale
Elisa Michellut

tarvisio

A tradirli è stata la loro smisurata passione nei confronti dell’Arma e in particolare dei mezzi in dotazione ai carabinieri. Si è chiuso con due denunce a piede libero il viaggio in Italia di una coppia di austriaci, marito e moglie, fermati proprio dai carabinieri, nel pomeriggio di martedì 7 settembre, a Tarvisio, mentre si trovavano a bordo di una finta gazzella dell’Arma, con targa austriaca. Ora i coniugi dovranno rispondere alla Procura della Repubblica del reato di possesso di segni distintivi contraffatti. La macchina è stata sequestrata.

Il Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri di Tarvisio, alla guida del capitano Robert Irlandese, ha ricostruito l’accaduto. Chi si trovava al volante dell’auto, un uomo di 54 anni, che viaggiava assieme alla moglie, una donna di 49 anni, è un grande appassionato dell’Arma, fin troppo, tanto da aver riverniciato interamente di colore blu notte la sua macchina, un’Alfa Romeo 156 straordinariamente simile a quella dei carabinieri. Il veicolo, oltre al colore, presentava altri particolari analoghi a quelli dei mezzi in dotazione, qualche anno fa, ai carabinieri: le saette adesive di colore rosso lungo entrambe le fiancate, le scritte bianche “112 www.carabinieri.it” applicate in entrambi i lati posteriori e anche l’adesivo del Nucleo radiomobile carabinieri con l’immagine della gazzella applicato in entrambe le fiancate, all’altezza delle portiere anteriori. Per rendere la macchina ancora più somigliante a quella dei militari dell’Arma, la coppia aveva anche dipinto il tetto bianco con l’adesivo di colore nero indicante il numero “28” visibile dall’alto, tipico dei Nuclei Radiomobile carabinieri.

I carabinieri del Norm di Tarvisio, al termine del controllo effettuato, hanno accompagnato in caserma la coppia di austriaci per approfondimenti. Dagli accertamenti è emerso che l’auto, in Austria, era perfettamente in regola con i documenti di circolazione e assicurativi, tuttavia, la macchina in questione, per fattezze e segni identificativi, è una riproduzione quasi identica ai mezzi reali utilizzati dai carabinieri e quindi in grado di ingannare o quantomeno confondere sigli utenti della strada e i cittadini. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate a risalire alle modalità tramite le quali la coppia di austriaci si è procurata gli adesivi utilizzati per equipaggiare la loro Alfa Romeo.—





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