Viaggio nelle gallerie vuote del Città Fiera tra file di negozi chiusi. Il patron Bardelli: «Pronti a ripartire»

Al centro commerciale di Martignacco iniziate le operazioni di sanificazione: "Lo shopping sarà sicuro"

Viaggio al Citt�� fiera vuoto tra negozi chiusi e serrande abbassate

UDINE. I passi risuonano nelle lunghe gallerie deserte. Tra due ali di negozi chiusi e serrande abbassate. Il silenzio è surreale. Se si pensa che il Città Fiera un tempo – quel tempo prima del coronavirus e della serrata generale – brulicava di persone sedute ai ristoranti, intente a guardare le vetrine, in attesa di entrare al cinema. Con le voci di chi si concedeva qualche ora per lo shopping e lo svago di sottofondo. Eppure questo non vuole essere solo un ricordo. Perché al centro commerciale di Martignacco si è pronti a ricominciare.


Ad oggi sono una trentina – su 250 – le attività che hanno potuto aprire: librerie, negozi di telefonia ed elettronica, di abbigliamento per bambini, parafarmacia, lavanderia, edicola, ottica, toelettatura, vendita piante. Il via vai di clienti lo trovi, di fatto, solo nei supermercati. Tutti con la mascherina e prima di entrare bisogna indossare i guanti. All’ingresso i cartelli ricordano di rispettare la distanza di almeno un metro dalle altre persone.

Camminando nei corridoi incroci non più di una decina di persone. Qualcuno ha la borsa della spesa in mano e dà uno sguardo alle vetrine dove campeggia la scritta “Andrà tutto bene”. Le transenne impediscono l’accesso all’area dei ristoranti, ad alcune scale mobili e anche certe zone del centro commerciale sono interdette ai visitatori.

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Udine 3 maggio 2020. Emergenza Coronavirus Covid 19. Domenica in emergenza coronavirus in citta'. © Foto Petrussi


Eppure non ci si ferma. I lavori di sanificazione di tutti gli ambienti sono iniziati. «Siamo già all’opera per farci trovare pronti» assicura il patron del Città Fiera Antonio Maria Bardelli. Si guarda alla possibile riapertura di lunedì 18 maggio sperando che arrivi finalmente il via libera ufficiale. Anche perché la situazione parla di un meno 70 per cento di presenze.

È dunque arrivato il momento di ripartire. Nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, certo. Ma serve ossigeno per una centro commerciale che registra ogni anno oltre nove milioni di visitatori.

«Ci stiamo attrezzando – prosegue Bardelli –, abbiamo adottato tutte le procedure per la sanificazione e per rendere sicuro il Città Fiera a partire dal sistema di areazione con filtri raddoppiati». «Predisporremo – continua poi – una pulizia costante con prodotti specifici di pavimenti e delle varie superfici e negli ambienti più “delicati” come i bagni le pulizie verranno eseguite almeno quattro volte al giorno. Non solo, saranno installati all’ingresso dei tappeti che consentiranno di disinfettare le scarpe. Stiamo dunque adottando tutte le soluzioni per fare in modo che le persone possano venire al centro commerciale in totale sicurezza nel rispetto delle normative che dovranno essere rispettate».

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Con personale impegnato per evitare che si creino assembramenti e per garantire il rispetto delle distanze di sicurezza con dei percorsi obbligati che saranno indicati da una apposita segnaletica. «Nella nostra regione – continua Bardelli – la situazione da un punto di vista sanitario è sotto controllo ed è molto diversa da altre zone in cui si registrano ancora criticità, per questo mi auguro che venga data al più presto ai negozi la possibilità di aprire e di lavorare.

Certo, ci vorrà del tempo per recuperare questi mesi di chiusura, ma adesso è necessario innanzitutto ricominciare a far rialzare le serrande di tutte le attività poi si darà il massimo, puntando sui nostri servizi, per ottenere i migliori risultati». Un modello, quello del centro commerciale, che inevitabilmente andrà rivisto dovendosi adattare alle nuove normative del post emergenza.

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E che dovrà puntare sui suoi punti di forza: la costante pulizia, i controlli, il fatto di poter essere raggiunto velocemente in auto e di poter acquistare prodotti diversi in un unico posto. Serviranno risorse e investimenti. Ma questo non rappresenterà un ostacolo. «Certamente, ci sarà un incremento di costi, ma ciò è necessario per affrontare questa nuova fase dopo l’emergenza». Non sarà facile, ma, assicura Bardelli, il città Fiera è pronto a ripartire. E non aspetta altro che accogliere i suoi visitatori.

 

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