Viale Marconi cerca la ripartenza

Negozio per artisti e sede associativa nell’ex Mdl, tra i nuovi punti vendita quello di numismatica
Una passeggiata lungo viale Marconi non nasconde le difficoltà che questo importante asse cittadino ha ereditato da un difficile passato: vetrine chiuse e insegne oscurate caratterizzano ancora il panorama, ma sotto sotto è in corso una lenta rinascita. Mancano ancora, dice chi in viale Marconi trascorre tante ore al giorno, negozi che attraggano la clientela, ma qualcosa si muove, con lo scopo di far tornare la strada un luogo di arrivo e non di transito.


Tra le nuove vetrine, ci sarà quella di Hydrogea, che approderà in loco all’altezza dell’ex sede del negozio d’arredamento Fantuz, ma non è l’unica. Da settembre, proprio a fianco, si insedierà Rb Contract, realtà specializzata nella ristrutturazione d’interni, nata dall’esperienza dell’interior design Roberto Bergnach (figlio dell’ex sindaco di Roveredo in Piano, Sergio). In un altro edificio, già occupato da studi professionali, troverà posto una palestra femminile, che occuperà un piano di un condominio di recente realizzazione.


E non è finita. Nel complesso che ha ospitato gli storici Magazzini del Lavoratore, alla confluenza fra viale Marconi, via Cavallotti e piazza Duca d’Aosta, il piano terra è già occupato in parte da un ristorante di kebab e un negozio di calzature. A breve, l’ultima area rimasta libera diventerà un punto di riferimento per l’arte e gli artisti. A colpire e incuriosire chi passa per la strada sono già alcuni quadri esposti in vetrina e l’annuncio che quella diverrà la sede di Assoartisti. Sarà un negozio e contemporaneamente una sede dell’associazione il cui titolare è Gennaro Conte. L’apertura è prevista tra fine settembre e ottobre.


Oltre a diventare il “paradiso” degli artisti, un luogo in cui gli stessi potranno trovare tempere, acquerelli, colori, pennelli, tele bianche, cavalletti, cornici e chi più ne ha ne metta, sarà anche il punto di riferimento per quanti aderiscono ad Assoartisti, associazione che fa parte della Confesercenti.


La scelta del negozio è legata sia alla dimensione che alla visibilità che la posizione può dare a questo tipo di attività. In futuro è anche in programma l’organizzazione di una serie di eventi con gli artisti.


Tra le recenti aperture, anche il negozio di numismatica Nummus, arrivato in viale Marconi trasferendosi da piazza Duca d’Aosta.


Certo per chi apre c’è anche chi ha chiuso i battenti. Si tratta del negozio di abiti da sposa Sidonia, aperto a fine 2014 dalla sarta romena Sidonia Moraro, che aveva tentato di proporre abiti da sposa low cost: una scelta coraggiosa, la sua, in un periodo in cui tutti si allontanavano da quella strada. Alcuni giorni fa, invece, ha alzato bandiera bianca e oscurato la vetrina. Assieme al suo, sono ancora diversi i negozi che rimangono chiusi e rendono faticosa la ripresa della zona, che insegue la vitalità che aveva contraddistinto un’epoca ormai lontana.


Per tornare a essere una strada appetibile al commercio, viale Marconi dovrà necessariamente essere ripensata anche da un punto di vista della viabilità: come sostengono gli esercenti della zona, ciò che manca è un numero congruo di parcheggi che consenta a chi vuole fermarsi per fare acquisti di trovare con facilità uno stallo. Per questo gli esercenti invocano controlli della polizia municipale per individuare i “furbetti” che sforano col disco orario o si posizionano per l’intera giornata nei posti di carico e scarico a servizio delle attività.


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