«Vietato bruciare ramaglie? La Regione faccia chiarezza»

LESTIZZA. Le ramaglie si possono bruciare in campagna, anzi no: chi le elimina attraverso questa modalità rischia multe pesanti. Come sarà possibile a chi ha giardini, vigneti o frutteti disfarsi dei...

LESTIZZA. Le ramaglie si possono bruciare in campagna, anzi no: chi le elimina attraverso questa modalità rischia multe pesanti. Come sarà possibile a chi ha giardini, vigneti o frutteti disfarsi dei residui delle potature o del verde? Una spesa consistente che pesa sulla collettività (o sul singolo, dipende dai Comuni) visti gli alti oneri di smaltimento.

Non è certo contenta di tornare precipitosamente indietro l’amministrazione comunale di Lestizza che, solo pochi mesi fa, aveva sentitamente invitato i cittadini a disfarsi dei residui delle potature con la tradizionale pratica del falò al fine di non pesare sulle bollette per il pagamento dei rifiuti. Visto però che ora la normativa nazionale vieta in modo tassativo di bruciare le ramaglie, il sindaco Geremia Gomboso, come avranno fatto i colleghi, ha immediatamente provveduto a emanare opportuno avviso.

«Il decreto “Terra dei fuochi” – commenta sconcertato il vicesindaco Sandro Virgili, che ha la delega all’ambiente -: dal nome sembrerebbe indicare una problematica specifica di certe zone d’Italia. Invece, stravolge la normale buona pratica agricola tipica del nostro territorio: i residui di potatura sono assimilati a rifiuti e il loro brucio è sanzionato con decine di migliaia di euro e condanne penali».

«Mi auguro – conclude Virgili - che la Regione applichi gli strumenti legislativi di cui dispone, al fine di fare chiarezza. Da amministratore locale e rappresentante dello Stato mi è difficile spiegare e far comprendere ai miei concittadini la nuova norma». E ancora: «La Regione, anziché intervenire a permettere che la pratica agricola del brucio, sia pur con le cautele previste dalle norme, possa continuare, ha deciso di far applicare il decreto. La ritengo - conclude il vicesindaco di Lestizza - l’ennesima dimostrazione della poca considerazione che ha verso le amministrazioni locali e i cittadini».

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