Vigili con le auto “civetta” Raffica di multe e proteste

Maniago, Esposito: «Chi sbaglia paga, ma non è che il Comune vuol far cassa?» Il vicesindaco: «Vigilanza in borghese esclusivamente per garantire sicurezza»

MANIAGO. Auto civetta della polizia municipale sulle strade di Maniago, e piovono multe per eccesso di velocità. A segnalare la questione, dopo avere raccolto diverse lamentele dei cittadini, è il consigliere di opposizione Leonardo Esposito (Semplicemente noi), che premette di non avere nulla da eccepire in merito alle sanzioni, considerato che l’infrazione è stata commessa. «Il nostro timore è che il Comune punti solamente a fare cassa – ha dichiarato il consigliere –. Inoltre, sorge un dubbio: è possibile effettuare il controllo della velocità con un’auto civetta? La legge dice che le verifiche sulla velocità devono essere segnalate. Quanto sta accadendo in città sta sollevando nei maniaghesi, e non soltanto, numerosi interrogativi. Non vogliamo sostituirci ad alcuno, ma da consiglieri dobbiamo raccogliere segnalazioni per portarle all’attenzione dell’assemblea civica».

A chiarire il quadro è il vicesindaco Umberto Scarabello. «L’auto civetta è un veicolo civile in dotazione al Corpo intercomunale di polizia locale dell’Uti delle Valli e Dolomiti friulane, che viene utilizzata per servizi di vigilanza in borghese – ha fatto sapere –. Un’auto che non viene impiegata esclusivamente per effettuare controlli della velocità, ma anche per altre verifiche, come l’uso dei telefonini durante la guida, l’utilizzo delle cinture di sicurezza e altro ancora. Rassicuriamo Esposito sul fatto che il nostro obiettivo non è fare cassa, ma garantire un presidio costante sul territorio. Invitiamo il consigliere, comunque, a chiedere informazioni direttamente in Comune, anziché creare allarmismi e generare confusione sui social».

Scarabello ha tenuto a precisare che, «quando viene utilizzato dagli agenti l’autovelox, anche in presenza di un’auto civetta, viene segnalato dall’apposita segnaletica, come previsto dalla normativa. Ci sono cartelli fissi e mobili: tra questi ultimi, alcuni sono stati appena acquistati. Nessuna volontà di trarre in inganno i cittadini: questo deve essere chiaro. Tutti i servizi che garantiamo hanno uno scopo preventivo».

Tra l’altro, a Maniago è stato redatto il piano per la sicurezza della città, che ha visto in regia forze dell’ordine e municipio. Un piano che è stato giudicato modello a livello nazionale: il comandante Luigino Cancian ha ottenuto il premio “Ben fatto” nell’ambito di una convention nazionale dei comandanti della polizia locale. Il progetto è pensato come azione strutturale, che definisce iniziative mirate e concrete, che hanno valenza programmatica.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto